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La preghiera del Papa per le popolazioni di Haiti e del Vietnam

Al termine della preghiera mariana, Papa Francesco ha rivolto due appelli alla preghiera e alla solidarietà concreta verso due popolazioni in difficoltà, quella del Vietnam e quella di Haiti, colpite rispettivamente da inondazioni e da uno stato di povertà estrema

Adriana Masotti - Città del Vaticano

La preoccupazione per il Vietnam e per Haiti, due Paesi distanti ma per diversi motivi in situazioni di grande difficoltà e sofferenza, nelle parole di Papa Francesco al termine della recita dell'Angelus:

Cari fratelli e sorelle, in diverse parti del Vietnam, le forti piogge prolungate di queste ultime settimane hanno causato vaste inondazioni con migliaia di evacuati. La mia preghiera e il mio pensiero vanno alle tante famiglie che soffrono, insieme al mio incoraggiamento per quanti, autorità del Paese e Chiesa locale, si stanno impegnando per rispondere a questa emergenza.

Il pensiero di vicinanza di Francesco va anche alle popolazioni della Sicilia, colpite recentemente dal maltempo. Il ciclone Apollo e il Medicane - l'uragano mediterraneo - hanno seminato danni e causato tre vittime.  Per giorni la parte orientale dell'isola è stata investita da pioggia battente e vento forte. 

Il Vietnam piegato dalle inondazioni

Oltre cento vittime, ventidue dispersi e migliaia di case sono state sommerse in quella che è stata definita dal presidente della Croce Rossa del Vietnam, una delle più gravi inondazioni del Paese asiatico negli ultimi dieci anni. Centinaia di migliaia sono le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione e che si trovano in un grave stato di bisogno per la mancanza di acqua potabile e di cibo. Le autorità locali avvertono che altro maltempo è in arrivo: attesa in questi giorni la tempesta tropicale Saudel che ha già colpito le Filippine. 

Non lasciamo sola la popolazione di Haiti

Poi l'appello alla comunità internazionale a sostenere Haiti "che vive in condizioni al limite " e a non lasciarlo a se stesso. Rivolgendosi ai fedeli il Papa ha proseguito:

e voi, tornando a casa, cercate notizie su Haiti, e pregate, pregate tanto. Stavo vedendo nel programma “A Sua Immagine”, la testimonianza di quel missionario camilliano ad Haiti, padre Massimo Miraglio, le cose che ci diceva… di quanta sofferenza, quanto dolore è in questa terra, e quanto abbandono… Non abbandoniamoli.

A due mesi dal terremoto

Haiti versa in condizioni drammatiche soprattutto dopo il terremoto del 14 agosto scorso. In prima linea, in una realtà che va oltre l'emergenza, c'è la comunità cattolica che attraverso la Caritas locale è impegnata nell'aiuto alla popolazione sempre più provata. Raggiunto telefonicamente dal collega della redazione francese di Vatican News, Cyprien Viet, dopo l'appello del Papa, il vescovo della diocesi haitiana di Jeremie, monsignor Joseph Gontrand Decoste ha dichiarato: "Ringrazio Papa Francesco per questo appello. Infatti, cari amici, vi prego, vi imploro: non dimenticate Haiti, che sta affrontando tante disgrazie, tante sofferenze! Non dimenticare la diocesi di Jeremie, nel sud-ovest di Haiti! Abbiamo bisogno del vostro aiuto, della vostra solidarietà, per ricostruire la nostra cattedrale, le nostre decine di chiese parrocchiali, cappelle e scuole cattoliche che sono state distrutte dal terremoto del 14 agosto. Contiamo sulla vostra effettiva solidarietà con noi. Vi amiamo e vi diamo un abbraccio fraterno, in Gesù Cristo".

Haiti, un Paese trai più poveri

Il sisma è solo l’ultima ferita che ha messo a dura prova il tessuto sociale e l'economia dell'isola. Gli abitanti dello Stato caraibico, uno dei più poveri al mondo, sono oltre 11 milioni. Il 25% vive con meno di due dollari al giorno. Altissima la mortalità infantile e dilagante la violenza. In questo drammatico scenario, in cui l'economia è al collasso e la politica - a luglio è stato  assassinato il presidente Jovenel Moïse - in uno stato di perenne crisi, la Chiesa è impegnata nel sostegno alle famiglie.

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31 ottobre 2021, 12:49