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Francesco: scegliamo stili di vita sobri, rispettosi del creato

Il Papa ha lanciato oggi due tweet sulla questione dell’ecologia integrale. Un invito a riflettere sull'uso dei beni materiali in riferimento all'ambiente e ad apprezzare le piccole cose. I messaggi sono ispirati al "Tempo del Creato", l'iniziativa annuale in corso fino al 4 ottobre prossimo che intende sensibilizzare i cristiani all'impegno a difesa della Terra, la nostra casa comune

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Due tweet sul tema dell’ecologia integrale, che si inseriscono nel contesto dell’iniziativa Tempo del Creato in corso dal 1 settembre. Li ha lanciati Francesco dal suo account @Pontifex.
Nel primo il Papa scrive: “In questi momenti di crisi - sanitaria, sociale, ambientale - riflettiamo su come l'uso che facciamo di tanti beni materiali sia spesso dannoso per la Terra. Scegliamo di cambiare e camminiamo verso stili di vita più semplici e rispettosi del creato”.

Questo il secondo tweet: “La spiritualità cristiana propone la sobrietà e la semplicità che ci permettono di fermarci a gustare le piccole cose, di ringraziare delle possibilità che offre la vita senza attaccarci a ciò che abbiamo né rattristarci per ciò che non possediamo”. 

Sempre più grave il grido della Terra e dei poveri

L’invito a celebrare il Tempo del Creato di quest'anno con azioni concrete e iniziative di sensibilizzazione che contribuiscano al cambiamento dei nostri comportamenti, urgente e indispensabile per il futuro del pianeta e dell’umanità, era stato lanciato da Francesco domenica 29 agosto scorso. Durante l’Angelus aveva affermato che “il grido della Terra e il grido dei poveri stanno diventando sempre più gravi e allarmanti” e che ora è il tempo di lavorare per proteggere il creato. E la necessità di riflettere sui nostri stili di vita, per renderli più sobri e quindi compatibili con l'ambiente, è stata l’intenzione di preghiera scelta dal Papa per questo mese di settembre.

Il Tempo del Creato, un evento ecumenico

Il Tempo del Creato è la celebrazione ecumenica annuale di preghiera e di azione per la salvaguardia della Terra. Inizia il primo settembre, Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, e termina il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, che per il suo amore per la natura e per tutte le creature del Signore è riconosciuto Patrono dell’ecologia. I cristiani di tutto il mondo durante questo periodo si uniscono nell’impegno comune a difesa dell’ambiente. A sostenere in modo particolare il Tempo del Creato è il Movimento Laudato Si’ per il quale il Papa ha avuto parole di saluto e di ringraziamento all’Angelus del 29 agosto: “Grazie per il vostro impegno per la nostra casa comune - ha detto - particolarmente in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato e il successivo Tempo del Creato”.

Cattolici, ortodossi e anglicani insieme per la Terra

Quella in corso è la sesta edizione del Tempo del Creato, evento ufficializzato per la Chiesa cattolica da Papa Francesco nel 2015, l’anno dell’enciclica Laudato si’ che ha richiamato l’attenzione internazionale sul tema dell’ecologia integrale. Già nel 1989 il Patriarca ecumenico Dimitrios I proclamava il primo settembre Giornata di Preghiera per il Creato per gli ortodossi e successivamente il Consiglio Ecumenico delle Chiese prolungava la celebrazione fino al 4 ottobre. Numerosi negli anni i messaggi inviati ai fedeli dal patriarca ecumenico Bartolomeo I di Costantinopoli: “La lotta per la protezione del creato è una dimensione centrale della nostra fede. (...) La distruzione del creato è un’offesa al Creatore, del tutto inconciliabile con i principi fondamentali della teologia cristiana ,” scriveva il patriarca nel 2020. Anche l’arcivescovo anglicano di Canterbury, Justin Welby, ha invitato costantemente le comunità a celebrare il Tempo del Creato. Nel 2019 ha descritto la crisi climatica come “la più grande sfida per noi e per le generazioni future”.

Una storica dichiarazione congiunta 

Quest’anno, in occasione dell’avvio del Tempo del Creato, Papa Francesco, il patriarca Bartolomeo e l'arcivescovo Welby hanno rilasciato per la prima volta una dichiarazione congiunta per sollecitare i cristiani ad affrontare la “minaccia senza precedenti del cambiamento climatico e del degrado ambientale“. Ricordando l’avvicinarsi della 26.ma Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di novembre a Glasgow, in Scozia, hanno indicato ai cristiani l’opportunità in queste settimane di sostenere e creare un vero cambiamento per la nostra casa comune. Preghiamo – hanno scritto - per i leader mondiali e riflettiamo sulle scelte che tutti dobbiamo compiere. “Come guide delle nostre Chiese – si legge nella dichiarazione congiunta - esortiamo tutti, quale che sia la loro fede o visione del mondo, a cercare di ascoltare il grido della terra e delle persone povere, esaminando il proprio comportamento e impegnandosi a compiere sacrifici significativi per il bene della terra che Dio ci ha donato”.

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28 settembre 2021, 13:48