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Visita pastorale di Papa Francesco nel Tempio Valdese a Torino, giugno 2015 Visita pastorale di Papa Francesco nel Tempio Valdese a Torino, giugno 2015 

Il Papa alle Chiese metodiste e valdesi: crescano apertura e conoscenza

Al via domenica 22 agosto a Torre Pellice, dopo lo stop del 2020 a causa della pandemia, il Sinodo convocato quest’anno in una forma mista, in parte in presenza e in parte a distanza. Alle 10 del mattino il culto di apertura accompagnato dall'augurio fraterno di Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano 

Francesco si fa presente all’apertura del Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi, nel torinese, con un messaggio a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin rivolto a monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo.

Il saluto fraterno del Papa si unisce alla sua preghiera di lode per l’”apertura” e la “conoscenza” che alimentano i rapporti reciproci. Nelle parole del Pontefice anche l’auspicio che tutti i cristiani si sforzino di “proseguire con generosità il cammino verso la piena comunione” testimoniando con gioia il Vangelo e promuovendo” i valori della giustizia, della pace e della solidarietà” con attenzione particolare agli “scartati”.

I lavori e i temi sul tavolo

I lavori del Sinodo che si concluderanno il 25 agosto si svolgono a Torre Pellice in presenza con la Tavola valdese, la Commissione d’esame e le Commissioni amministrative, mentre i deputati sinodali parteciperanno da remoto tramite collegamento online.

Diversi gli argomenti all’ordine del giorno oltre a due consacrazioni previste, del candidato al ministero pastorale Gabriele Bertin e della diacona Monica Natali. Ampio spazio sarà dato alla testimonianza delle Chiese nella società post-covid, come spiega il pastore Pawel Gajewski, relatore della Commissione d’esame. “La pandemia ci ha segnati, causando criticità, ma anche facendo fiorire resilienza e solidarietà. Ora dobbiamo verificare a che punto siamo e quali orizzonti si aprono davanti a noi. Occorre fare il punto sulle nostre opere diaconali e sul rapporto fra predicazione e diaconia. Parleremo della formazione permanente che deve essere organica, inserita nelle agende delle Chiese locali, attenta alla fisionomia e alle esigenze di ciascuna comunità”.

Altri temi importanti saranno i programmi per le realtà giovanili, la questione della salute e del rapporto col creato, anche in riferimento ai diciassette obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritta da 193 Paesi membro delle Nazioni Unite. E ancora, tra gli altri, aggiunge Gajewski, “le celebrazioni per il 2032, a cinquecento anni dal Sinodo di Chanforan, in cui i valdesi decisero di aderire alla Riforma”.

Domenica 22 alle 10 dunque, il culto di apertura nel tempio di Torre Pellice, presieduto dal pastore Winfrid Pfannkuche;poi, lunedì 23, una serata pubblica a cura della Tavola valdese sul tema "Next generation Eu? Giovani ed Europa fra sogno di ripresa e rischio di marginalità, e mercoledì 25 alle ore 21 "Frontiere diaconali" dal giardino della Casa valdese sul tema "Pensiero teologico e diaconale".

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21 agosto 2021, 12:58