L'emergenza del Tigray ricordata da Francesco nel post Angelus

Una tragedia che interpella la coscienza di tutti: l’allarme alimentare nel Tigray. Nel saluto post Angelus, Francesco recita un’Ave Maria per la popolazione della regione dell'Etiopia colpita da violenze. L’appello a non tollerare che si muoia di fame

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Papa Francesco ricorda, dopo la recita dell'Angelus, la popolazione del Tigray, la regione dell’Etiopia che da mesi vive in situazioni di conflittualità e che ora soffre una grave carestia. (Ascolta il servizio con la voce del Papa

La vicinanza del Papa

Sono particolarmente vicino alla popolazione della regione del Tigray, in Etiopia, colpita da una grave crisi umanitaria che espone i più poveri alla carestia. C’è oggi la carestia, c’è la fame lì.

La preghiera e l’appello

Il Papa ha recitato un’Ave Maria per la popolazione del Tigray dopo aver lanciato il suo appello: 

Preghiamo insieme affinché cessino immediatamente le violenze, sia garantita a tutti l’assistenza alimentare e sanitaria, e si ripristini al più presto l’armonia sociale. A questo proposito, ringrazio tutti coloro che operano per alleviare le sofferenze della gente. Preghiamo la Madonna per queste intenzioni.

 

La situazione in Tigray

Nella regione dell’Etiopia, dopo mesi di  braccio di ferro tra potere locale e quello nazionale, nell'autunno scorso si è arrivati allo scontro armato tra forze regionali ed esercito nazionale. Ha significato il venir meno dell’accesso ai servizi sociali di base. Ospedali e istituti scolastici risultano inagibili, sono stati distrutti dalle violenze, in molti casi presi di mira. E' la popolazione civile a farne le spese, in primis i minori.  I vescovi denunciano la grave situazione della popolazione. 

 

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13 giugno 2021, 12:54