Francesco: Gesù prega per noi e questo ci dà gioia

Durante il Regina Coeli nella solennità dell'Ascensione del Signore, Francesco ricorda che Cristo rimane sempre con noi mostrando al Padre le piaghe con cui ci ha redenti

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Commentando il capitolo conclusivo del Vangelo di Marco in cui viene presentato l’ultimo incontro del Risorto con i discepoli prima di salire alla destra del Padre, Francesco ci ricorda che non siamo testimoni abbandonati perché Cristo è con noi. Le parole del Pontefice durante il Regina Coeli scintillano di speranza e gioia nella certezza che Gesù, salito al Padre, prega per noi:

Alla destra del Padre siede ormai un corpo umano, per la prima volta, il corpo di Gesù, e in questo mistero ognuno di noi contempla la propria destinazione futura. Non si tratta affatto di un abbandono, perché Gesù rimane per sempre con i discepoli – con noi – rimane nella preghiera, perché lui, come uomo, prega il Padre, e come Dio: uomo e Dio. Gli fa vedere le piaghe, le piaghe con le quali ci ha redenti.


Il motivo della nostra gioia

Come i discepoli, dunque, anche a noi è dato il dono della gioia perché, spiega Francesco, "la preghiera di Gesù è lì, con la nostra carne":

E' uno di noi, Dio uomo, e prega per noi. E questo ci deve dare una sicurezza, anzi una gioia, una grande gioia! in una forma nuova. E il secondo motivo di gioia è la promessa di Gesù. Lui ci ha detto: “Vi invierò lo Spirito Santo”.

Spirito Santo, la promessa di Gesù

Abbiamo un secondo motivo, dice ancora il Papa, per essere nella gioia, ed è la promessa fatta da Gesù:

Lui ci ha detto: “Vi invierò lo Spirito Santo”. E lì, con lo Spirito Santo, si fa quel comandamento che Lui dà proprio nel congedo: “Andate nel mondo, annunziate il Vangelo”. È lo Spirito Santo di quel giorno, che Gesù ha promesso, e poi nove giorni dopo verrà nella festa di Pentecoste. Proprio è lo Spirito Santo che ha reso possibile che tutti noi siamo oggi così. Una gioia grande! Gesù se n’è andato: il primo uomo davanti al Padre. Se n’è andato con le piaghe, che è stato il prezzo della nostra salvezza, e prega per noi. E poi ci invia lo Spirito Santo, ci promette lo Spirito Santo, per andare a evangelizzare. Per questo la gioia di oggi, per questo la gioia di questo giorno dell’Ascensione. 

Il ricordo del nuovo beato fondatore dei Salvatoriani

Al termine del Regina Coeli, Francesco ha ricordato la beatificazione, ieri a Roma in San Giovanni in Laterano, del sacerdote Francesco Maria della Croce, fondatore dei religiosi Salvatoriani e delle religiose Salvatoriane.

Egli fu instancabile annunciatore del Vangelo, utilizzando ogni mezzo che la carità di Cristo gli ispirava. Il suo zelo apostolico sia di esempio e di guida a quanti nella Chiesa sono chiamati a portare la parola e l’amore di Gesù in ogni ambiente.

(ultimo aggiornamento, 16 maggio 2021, 13.15) 

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16 maggio 2021, 12:20