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Per strada tra i poveri di San Paolo “che non abbandoneremo”

All’Angelus il Papa ha citato l’esempio di un missionario brasiliano che ha consumato la propria vita salvando persone dalla miseria. Padre Julio Renato Lancellotti, questo il suo nome, aveva scritto una lettera a Francesco per raccontargli il suo servizio

Alessandro De Carolis – Città del Vaticano

Un altro servo dei poveri, anzi uno che “ha bruciato la sua vita con i poveri”. È padre Julio Renato Lancellotti il missionario cui il Papa ha fatto riferimento all’Angelus di oggi. Francesco ha detto di essere riuscito a telefonargli e questo contatto segue quello che a sua volta l'anziano prete aveva stabilito col Papa tramite lettera a fine settembre.

Covid e dignità violata

Nelle poche righe della lettera emerge lo spaccato di miseria quotidiana che da lungo tempo padre Julio condivide con la gente che sopravvive per le strade di San Paolo. Uno scenario duramente complicato dal Covid che, nel mix devastante con la povertà endemica che affligge questi diseredati, genera un’inimmaginabile e anche inedita quantità di violazioni della dignità umana. Padre Julio ne ha viste tante eppure racconta al Papa la sua sorpresa nel constatare come una grave crisi sanitaria sia diventata in Brasile il proscenio di un numero ancora maggiore di attacchi al valore della vita.

Lotta impari

La lettera arrivata sul tavolo di Francesco è corredata da foto che mostrano la verità delle parole del missionario. La sfida di una piccola parrocchia al grande virus mondiale, la lotta di un’isola tra i poveri che cerca di offrire quelle dotazioni minime per tutelare la salute, pur in situazioni in cui il distanziamento sociale è praticamente impossibile e dove manca cibo, mancano docce e lavandini. E tuttavia, assicura padre Julio, sono persone che non abbandoneremmo e non abbandoneremo.

"Questo è il messaggero di Dio"

La lettera inviata a Francesco concludeva con la richiesta di una benedizione che il missionario avrebbe desiderato ricevere di persona ma anche con l’ammissione che questo sarà irrealizzabile perché le condizioni fisiche per affrontare il viaggio a Roma non ci sono. Il racconto di un uomo anziano che, ha detto all’Angelus il Papa, vive la “vecchiaia in pace. Questa è la nostra Madre Chiesa, questo è il messaggero di Dio che va agli incroci dei cammini”.

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11 ottobre 2020, 16:18