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Ayuso e Riccardi:" Fratelli tutti" risveglierà le coscienze

Secondo il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso: "la nuova enciclica non fa altro che fa altro che mettere in risalto l'importanza dei leader religiosi". Per il fondatore della Comunità di Sant'Egidio "le istituzioni internazionali hanno bisogno di visione in questo momento"

Alessandro Guarasci - Città del Vaticano

L’Enciclica "Fratelli tutti" è una pietra miliare nella storia della Chiesa. Ne sono convinti il cardinale Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. Un documento straordinario che ripropone la necessità di rafforzare gli sforzi per il bene comune.

Il cardinale Ayuso sottolinea che “l’umanità sta vivendo in quest'ultimo tempo un momento particolare della sua storia: le divisioni, le guerre, le frammentazioni a diversi livelli nella società, la diffidenza contro il multilateralismo che ci ha tanto aiutato dopo due guerre mondiali a creare un’unione tra la famiglia umana. In passato - ricorda il porporato -  spesso si è detto che fossero le religioni un problema. Invece credo che attraverso questa proposizione di Papa Francesco, la nuova enciclica non fa altro che mettere in risalto l'importanza dei leader religiosi e delle differenti tradizioni religiose, per promuovere un mondo più fraterno e per creare un'amicizia sociale che dovrebbe aiutarci a superare i problemi. Siamo tutti sulla stessa barca"

Ascolta l'intervista al cardinale Ayuso

Puntare sui giovani

Il cardinale ribadisce come “i giovani siano importantissimi. Per Papa Francesco l'educazione è fondamentale. Ci sarà una versione telematica adesso nel mese di ottobre riguardo il Global Compact for Education. Vogliamo dare ai giovani un mondo migliore. Il mondo oggi è malato, e il balsamo, la medicina che ci potrà aiutare a superare questa situazione non è che la fratellanza umana e l’amicizia sociale. E questo non fa riferimento solo ai credenti ma ad ogni persona”.

Un testo che farà discutere cattolici e non

Per Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, “le istituzioni internazionali stanno attraversando una crisi. Possiamo pensare alla crisi dell'Onu, anche al fatto che il segretario generale Guterres si è rivolto al Papa, è venuto a Roma e insieme hanno lanciato un appello. Io credo che le istituzioni internazionali abbiano bisogno di visione in questo momento, il mondo è allergico alla visione. Fratelli tutti non è un testo dogmatico, è un testo che avrà il suo successo se farà discutere cattolici e non, le istituzioni internazionali".

Ascolta l'intervista ad Andrea Riccardi

Va rafforzato il movimento per la pace

“Con la guerra tutto è perduto. Credo che si debba svegliare la coscienza di pace nei governi ma anche  in mezzo alla gente, il movimento della pace si è spento – evidenzia ancora Riccardi - la gente si è rassegnata a convivere con la guerra. Il Papa dice che la guerra è un fantasma del presente, ma rischiamo che sia il nostro futuro. Io penso che questa enciclica avrà un effetto altamente positivo, di risveglio della coscienza dei singoli e dei governi. In merito alla politica ci sono due prese di distanza: una dal populismo e l'altra dal dogma liberale del mercato. Ricostruire il popolo e rilanciare una politica popolare, questa mi sembra l'idea del Papa, perché il populismo, dice, distrugge la democrazia".

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05 ottobre 2020, 13:54