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Il Papa: cessate il fuoco globale e immediato, per curare la pandemia

Papa Francesco, dopo l'Angelus, loda la risoluzione adottata questa settimana dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede lo stop a tutti i conflitti in atto nel mondo, per fornire assistenza a quei Paesi in cui il Covid ha peggiorato la già precaria situazione umanitaria e sanitaria. Una decisione, chiede, da attuare "effettivamente e tempestivamente"

Marina Tomarro - Città del Vaticano

Il Papa ha espresso approvazione per la richiesta di un cessate-il-fuoco globale, contenuta nella risoluzione adottata alcuni giorni fa dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu per affrontare le devastanti conseguenze del virus Covid-19, in particolare per quelle zone già teatro di conflitti. Le parole di Papa Francesco, al termine della recita dell’Angelus, auspicano che il cessate il fuoco richiesto dalle Nazioni Unite possa permettere di portare l’assistenza necessaria in quei Paesi, già molto sofferenti a causa delle guerre e della povertà, in cui la situazione, sia umanitaria, che sanitaria, è notevolmente peggiorata a causa della pandemia.

“È lodevole la richiesta di un cessate-il-fuoco globale e immediato, che permetterebbe la pace e la sicurezza indispensabili per fornire l’assistenza umanitaria così urgentemente necessaria. Auspico che tale decisione venga attuata effettivamente e tempestivamente per il bene di tante persone che stanno soffrendo. Possa questa Risoluzione del Consiglio di Sicurezza diventare un primo passo coraggioso per un futuro di pace”.

La risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu

Questa importante decisione è stata approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite lo scorso 1° luglio a favore di una cessazione immediata delle ostilità in tutte le situazioni di conflitto per almeno 90 giorni consecutivi, con lo scopo di contrastare la diffusione del Covid-19 e garantire così l’assistenza umanitaria ai rifugiati e alle popolazioni colpite dai conflitti. Una risposta all’appello lanciato attraverso un video lo scorso 24 marzo dal segretario generale, Antonio Guterres, per un immediata tregua in tutte le zone del mondo che soffrono il dramma della guerra, per fare fronte alla pandemia in corso.

Sant’Egidio: una conquista rilevante per la pace

Anche la Comunità di Sant’Egidio, che fin da subito ha sostenuto questa richiesta, attraverso una nota ha sottolineato come questa Risoluzione sia un’importante conquista per tutti coloro che lavorano per la pace, “La sua approvazione all’unanimità – osserva la Comunità – indica come, solo attraverso l’accordo e la collaborazione tra i diversi Paesi, l’umanità potrà affrontare il comune nemico della pandemia”. Sant’Egidio, conclude la nota, “si impegna da subito a sostenere e a diffondere la decisione dell'Onu in tutti quei Paesi in cui, nonostante le difficoltà del momento, prosegue il proprio impegno per la fine dei conflitti e la ricerca di una pace durevole”.

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05 luglio 2020, 12:01