Il Papa: l’amore è concreto, è l’acqua di ogni giorno non quella da laboratorio

L'indifferenza è un modo nascosto di non amare Dio e di non amare il prossimo, ha affermato Papa Francesco nell’omelia alla Messa di questa mattina a Casa Santa Marta. Bisogna invece sporcarsi le mani, immischiarsi nelle cose degli altri, ricordando che Dio ci ha amati per primo e ci fa capaci di amare

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Nella Prima Lettera dell’apostolo Giovanni, proposta dalla liturgia di oggi, ci sono due chiare affermazioni, dice Papa Francesco all'inizio della sua omelia. La prima è il fondamento dell'amore: “Noi amiamo Dio perché Egli ci ha amato per primo”, scrive. E il Papa commenta: “Se Lui non ci avesse amato certamente noi non potremmo amare”. La seconda affermazione è questa: “Se uno dice: ‘Io amo Dio’ e odia suo fratello, è un bugiardo”. E essere bugiardo, osserva Francesco, è proprio il modo di essere del diavolo: il padre della menzogna.

 

Il Papa dice poi che l’amore “si esprime facendo il bene”. L’amore vero deve portare a sporcarsi le mani, prosegue Francesco, non è facile, ma attraverso la strada della fede c’è la possibilità di vincere il mondo, e conclude: “Che il Signore ci insegni queste verità: la sicurezza di essere stato amato per primo e il coraggio di amare i fratelli”.

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10 gennaio 2020, 12:48