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Il Papa e padre Gonzalo Aemilius poco prima della Messa celebrata dal Santo Padre nella parrocchia Sant'Anna in Vaticano (17 marzo 2013) Il Papa e padre Gonzalo Aemilius poco prima della Messa celebrata dal Santo Padre nella parrocchia Sant'Anna in Vaticano (17 marzo 2013)

Padre Aemilius è il nuovo segretario particolare del Papa

Il sacerdote uruguayano, che Francesco conosce dal 2006, prende il posto lasciato lo scorso dicembre da padre Pedacchio

VATICAN NEWS

Si conoscono dal 2006, da quando il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires gli telefonò perché aveva sentito parlare del suo lavoro con i ragazzi di strada. Il sacerdote uruguayano Gonzalo Aemilius, dottore in teologia, è il nuovo segretario particolare del Papa. Prende il posto di padre Fabian Pedacchio, il sacerdote argentino che ha lavorato accanto a Francesco dal 2013 al 2019, tornato lo scorso dicembre al suo incarico presso la Congregazione dei vescovi.

Proveniente da una famiglia agiata di Montevideo, una nonna ebrea e genitori non credenti, Gonzalo Aemilius si è convertito durante il liceo, colpito dal sorriso e dalla gioia sul volto di alcuni sacerdoti che aiutavano i ragazzi di strada nonostante le minacce di morte. Decide di farsi prete e di dedicare la sua vita ai ragazzi poveri e abbandonati del suo Paese. Nato il 18 settembre 1979, ordinato sacerdote il 6 maggio 2006, padre Aemilius era diventato un volto noto perché la mattina del 17 marzo 2013, mentre salutava i fedeli radunati fuori la Porta Sant’Anna, il nuovo Papa lo vide tra la folla e lo invitò a seguirlo nella chiesa dove stava per celebrare la sua prima messa con i fedeli dopo l’elezione. Al termine della liturgia, Francesco lo aveva chiamato accanto a sé e lo aveva presentato a tutti chiedendo di pregare per lui e per il suo lavoro con i ragazzi di strada.

Padre Aemilius è stato direttore del Liceo Jubilar Juan Pablo II in Uruguay e ha studiato per due anni teologia a Roma. Intervistato dall’Osservatore Romano, il giorno dopo, aveva raccontato che dell’allora arcivescovo Bergoglio lo colpiva la capacità di integrare valori diversi e convogliarli in un’unica direzione: «Fare esperienza di questa sua capacità è stato decisivo nella mia vita. Mi ha insegnato a trarre il meglio che c’è in ogni individuo, per quanto possa essere diverso da tutti gli altri, e a metterlo a frutto per il bene di tutti».

Il sacerdote uruguayano scelto da Francesco affiancherà l’attuale segretario particolare, padre Yoannis Lahzi Gaid.

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26 gennaio 2020, 11:31