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Il Papa ai giovani dell'Albertelli: i sogni sono ossigeno per l'anima

Un dialogo, durato circa quaranta minuti, tra Papa Francesco e i ragazzi del liceo romano: è quello che si è vissuto stamattina nel cortile dell'istituto. Alle domande che gli studenti gli hanno rivolto, Francesco ha risposto a braccio. L'amore disinteressato, le migrazioni, la pace, l'incontro tra culture e religioni tra le questioni affrontate

Adriana Masotti - Città del Vaticano

E' noto che tra Francesco e i giovani esiste una particolare sintonia, nata dalla volontà di ascolto da parte del Papa e dal senso di libertà che i ragazzi e le ragazze sentono nell'esprimere se stessi, le loro inquietudini e le loro speranze, di fronte a lui. L'istituto Pilo Albertelli è un liceo classico statale di Roma, uno dei più antichi licei della capitale la cui fondazione risale al 1880. Si trova nel cuore della città, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, ed è punto di riferimento per molti giovani.

Circa 800 studenti accolgono Francesco

In un comunicato del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, si precisa che il Papa è arrivato all'Istituto alle ore 11:25 di questa mattina in auto. "Insieme al direttore de L’Osservatore Romano, Andrea Monda, già insegnante di religione nell’istituto, e alla preside - si legge - , il Papa ha salutato il corpo docenti, il personale e i giovani che avevano redatto i testi delle meditazioni per la Via Crucis nel Venerdì Santo del 2018". Nel cortile della scuola, il Papa è stato accolto poi dai circa 800 studenti del liceo. Dopo un canto e il saluto della preside,  Francesco si è rivolto ai giovani rispondendo ad alcune loro domande.

Tra i temi: solitudine, amore gratuito, dialogo, migranti

Il Papa, riferisce il comunicato, "ha parlato della solitudine, che vissuta male porta alla malinconia, dell’amore gratuito, una strada difficile, fatta di 'potature' di sé, di pazienza, di 'piccoli sacrifici'. In risposta ad una domanda sulla convivenza tra culture e religioni diverse, ha parlato delle migrazioni, anche nel proprio paese, in Argentina, e di come abbiano portato alla necessità di vivere insieme. Nel rivolgersi a non credenti, ha sottolineato il valore della testimonianza perché risvegli la curiosità verso il Vangelo e la fede. Dopo aver ricordato ai ragazzi l’importanza del gioco e del sogno, che “porta ossigeno all’anima”, rispondendo ad una domanda sui veri maestri, il Papa ha parlato del rapporto tra maestro e discepolo, un dono che lui stesso ha potuto ricordare negli scorsi giorni parlando del padre spirituale, Miguel Ángel Fiorito".

La domanda su sicurezza e pace

Al termine, il Papa ha rivolto a tutti gli auguri di buon Natale e ha risposto a un’ultima domanda di uno studente "sulla contraddizione dell’uso della guerra per portare pace e sicurezza". "Nel citare le tragiche situazioni di alcuni paesi - si legge ancora nel comunicato - , ha annunciato il suo video messaggio sul tema della pace, registrato con il Segretario Generale delle Nazioni Unite al termine dell’incontro avvenuto stamattina".

Le voci dei ragazzi

Durante il dialogo con il Papa, il cortile del Pilo Albertelli era pieno di studenti che dalla prima mattinata avevano atteso Papa Francesco. Il loro entusiasmo è esploso quando il Pontefice è entrato nell’istituto. Alessandro Guarasci ha sentito alcuni di loro:

Ascolta le voci di alcuni studenti dell'Albertelli

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20 dicembre 2019, 13:00