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Terra Santa. Veduta di Gerusalemme dal Monte degli Ulivi Terra Santa. Veduta di Gerusalemme dal Monte degli Ulivi  La nota

Quella scelta di Gesù di non rispondere

Il punto sull’attività del Papa e della Santa Sede. Stamattina il Papa ha celebrato la Messa a Santa Marta. Tra le udienze, l’incontro con l’Azione Cattolica ragazzi e con l’Associazione nazionale dei lavoratori anziani. La Pontificia Commissione biblica pubblica uno studio

Sergio Centofanti – Città del Vaticano

A volte Gesù sceglie di non rispondere. Ne ha parlato il Papa durante la Messa mattutina a Casa Santa Marta commentando il Vangelo in cui i capi dei sacerdoti e gli anziani cercano di mettere in crisi l’autorità del Signore con una domanda. Ci sono domande tranello che non sono aperte alla novità di una risposta, ma vogliono solo mettere all’angolo. Sono quelle domande che in realtà non chiedono nulla perché sanno già tutto. Gesù risponde con un'altra domanda. È come se tacesse, anche se Lui è la Parola di Dio. Ma in fondo sono quelli che gli tendono la trappola che non riescono ad ascoltare la sua voce. Non la sentono perché, pur sapendo tante cose, non entrano nella storia degli uomini, osserva il Papa: non si lasciano coinvolgere nei problemi delle persone, non lottano per fare il bene e "guarire tanta gente che ha bisogno". Sono come Pilato che si lava le mani. Chi ha fede, invece - dice Francesco - si sporca le mani davanti alle sfide del nostro tempo, anche le sfide più piccole. E conclude: “Pensiamo cosa accadrebbe se il Signore ci mettesse all’angolo. Mai entreremmo nel Paradiso”.

Ma Dio si è fatto uomo proprio per aprirci il suo regno. Così il Papa nell’udienza ai ragazzi e alle ragazze dell’Azione Cattolica: “Gesù, con la sua nascita, si è fatto ponte tra Dio e gli uomini, ha riconciliato la terra e il cielo”. Per questo, la fede non può essere un costruire muri, perché se innalziamo barriere davanti ai nostri fratelli non facciamo neanche più entrare Dio. Lui nasce dove meno ce lo aspettiamo: è lo “stupore dei pastori” di fronte a Gesù Bambino che “è venuto nel mondo per portare l’amore di Dio, che fa nuove tutte le cose”.   

Non smettere mai di costruire ponti, non scoraggiarsi mai di fare il bene. Dopo l’incontro coi ragazzi, il Papa ne ha parlato all’Associazione nazionale dei lavoratori anziani. La vecchiaia - ha affermato - è un tempo di grazia per fare tante cose per gli altri, salute permettendo. In particolare gli anziani sono chiamati da Dio a trasmettere la fede e a intercedere con la preghiera: “Gli anziani, i nonni, hanno una capacità unica e speciale di cogliere le situazioni più problematiche. E quando pregano per queste situazioni, la loro preghiera è forte, è potente!”.

La preghiera è potente e il Papa alla fine di ogni discorso ripete sempre la stessa richiesta: “E per favore, non dimenticatevi di pregare per me”. E a volte aggiunge: “Ne ho bisogno”. Oggi, ragazzi e anziani gli hanno assicurato il loro sostegno spirituale, facendogli gli auguri in vista di domani, 17 dicembre, quando Francesco compirà 83 anni.

Infine: la Pontificia Commissione Biblica ha pubblicato uno studio sistematico sulla visione antropologica della Scrittura, dalla Genesi all’Apocalisse. La Bibbia - afferma il documento - risponde alla domanda fondamentale sul senso della vita, su che cosa sia la storia dell’essere umano, di questa creatura di Dio che è fatta a sua immagine e somiglianza e ha un destino meraviglioso. Anche qui il richiamo al Paradiso. Siamo in Avvento, il tempo in cui si fa più intensa la meditazione sul ritorno glorioso di Cristo e in cui ci prepariamo alla celebrazione della sua nascita nell’umiltà di una stalla. La Bibbia ci indica le vie di Dio, che non sono le nostre vie: non sempre è facile discernerle nella Scrittura. Il padre gesuita Pietro Bovati, segretario della Pontificia Commissione Biblica, ha detto a Vatican News: “Ci sono degli aspetti che sono semplicemente culturali, cioè dipendono dai momenti storici in cui si vive. Ma qual è la verità? Cos’è la verità dell’uomo? La Bibbia dà alcune indicazioni che devono essere ritenute per tutti assolutamente fondamentali”.

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16 dicembre 2019, 15:15