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Panama. I giovani portano la Croce della Gmg Panama. I giovani portano la Croce della Gmg   La nota

Il centro è l’evangelizzazione, non il cambiamento

Il punto sull’attività del Papa e della Santa Sede. Francesco ha incontrato i membri della Curia Romana per i tradizionali auguri natalizi: qui il saluto al cardinale Sodano che lascia il ruolo di decano del Collegio cardinalizio. Il Papa rende quinquennale questa carica. In Aula Paolo VI l’abbraccio ai dipendenti vaticani. Pubblicato il testo integrale del dialogo con i ragazzi di un liceo romano

Sergio Centofanti – Città del Vaticano

Il primo e più importante compito della Chiesa è l’evangelizzazione. Francesco lo ribadisce con chiarezza in occasione degli auguri natalizi alla Curia Romana. La Chiesa esiste per annunciare il Vangelo. Questo è il cuore della riforma in atto: rendere tutte le strutture ecclesiali più missionarie. Cita il cardinale Martini: “La Chiesa è rimasta indietro di duecento anni”. Non perché non si è adattata alle mode del tempo, ma proprio il contrario, perché è meno missionaria: perché se non c’è il coraggio della fede, il mondo diventa sempre meno cristiano. La fede - sottolinea il Papa - comporta il cambiamento: una conversione continua, un esodo costante dall’egoismo all’amore, una trasformazione interiore che ci renda sempre “più umili, più santi, più caritatevoli” e ancora “più lieti, più pieni di Dio” e per questo più vicini alle persone, soprattutto i più bisognosi, sia in senso materiale che spirituale. Francesco ricorda il comandamento di Gesù: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”. È un comandamento che ha 2000 anni, eppure noi cristiani lo dobbiamo attuare sempre di nuovo. Anche per evitare di creare incomunicabilità e odio nella stessa comunità cristiana. Non si tratta di “passare a una pastorale relativistica”, ma di saper “leggere i segni dei tempi con gli occhi della fede”. Il cambiamento - ripete Francesco - si fonda principalmente sulla fedeltà al depositum fidei e alla Tradizione, ma “la Tradizione non è statica, è dinamica”. Il vero sviluppo della dottrina non è seguire i venti del tempo: ha al suo centro “la stabilità di Dio”. Non tutti riescono a comprendere pienamente la portata dei gesti, delle parole e delle decisioni di Francesco, ha detto recentemente il cardinale Marc Ouellet. C’è chi gli fa dire quello che non dice, come se stesse fondando una nuova Chiesa. Da alcuni viene accusato di trasgredire la dottrina di sempre: è ciò di cui accusavano Gesù. Francesco chiede semplicemente ai cristiani di realizzare il compito più importante: portare a tutti l’amore del Dio fatto uomo. Ecco il Natale.  

Portare a tutti il sorriso di Dio è l’invito che ha fatto ai dipendenti vaticani. A volte - osserva - “diventa difficile sorridere, per tanti motivi”. Allora abbiamo bisogno di questo sorriso: “Gesù è il sorriso di Dio” e solo Lui ci può aiutare, perché solo Lui è il Salvatore. Natale è portare a chi ha bisogno questo “umile, semplice sorriso”.

Il Papa ha scelto la giornata degli auguri natalizi alla comunità della Curia per accettare la rinuncia del cardinale Angelo Sodano da Decano del Collegio cardinalizio. Il porporato 92enne l’ha presentata per l'età avanzata. Francesco lo ha ringraziato di cuore per un servizio durato quasi 15 anni e con un apposito Motu proprio ha stabilito che d’ora in avanti questo incarico abbia durata quinquennale, eventualmente rinnovabile, e che al termine del mandato il porporato uscente riceva il titolo di “Decano emerito”.

Infine, oggi l'Osservatore Romano e Vatican News hanno pubblicato il testo integrale del dialogo del Papa con gli studenti del Liceo classico statale di Roma "Pilo Albertelli", incontrati ieri mattina. Ai giovani, Francesco ha ricordato il messaggio più importante della fede, l’amore gratuito: “E’ molto difficile fare la strada della gratuità, fare dei gesti gratuiti. L’unica strada per farli è quella dell’amore. Ma chi ama non cerca il proprio interesse. Perché nell’amore è la ricompensa, il fatto di amare. E amare è una parola grande. Io dirò che è proprio la cosa più grande che noi possiamo fare è amare, amare”.

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21 dicembre 2019, 15:30