Il Papa in Giappone con il motto "Proteggi la vita"

Sabato sera in Giappone, quando saranno circa le 9.40 in Italia, Papa Francesco arriverà da Bangkok all'aeroporto internazionale di Tokyo per dare il via alla seconda parte del suo 32.esimo viaggio apostolico. Il programma in terra giapponese sarà impegnativo e centrato in particolare sul valore della vita

Adriana Masotti - Tokyo

L’incontro con i vescovi locali alla Nunziatura apostolica sarà il primo appuntamento di Papa Francesco nella capitale giapponese, dopo l'arrivo da Bangkok, poco prima delle 18 di domani, ora locale. Lo attenderà qui un intenso programma fino a martedì 26 con numerosi incontri: quello con le vittime del triplice disastro al Centro convegni Bellesalle Hanzomon e con i giovani nella cattedrale di Santa Maria; la visita privata all’imperatore Naruhito nella sua residenza, poi la Messa nel palazzo dello sport Tokyo Dome e l’incontro con le autorità nel complesso immobiliare Kantei che ospita gli uffici del governo; quindi ultima tappa di questo 32.esimo viaggio, la visita alla Sophia University gestita dai gesuiti.

Al centro della visita i messaggi di pace

Il giorno di domenica, invece, il Papa prenderà ancora l'aereo per spostarsi da Tokyo e compiere gesti importanti e molto attesi nelle città di Nagasaki e Hiroshima, note per i due bombardamenti atomici del 1945. E' su queste due tappe che in particolare si concentra l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica internazionali. Il motto scelto per il viaggio è significativo: "Proteggi la vita", ed è un messaggio che sollecita in molti modi la società giapponese.

L'attesa a Tokyo

Nella capitale non appare nessun segno esterno dell’arrivo del Papa, se non nelle immediate vicinanze dei luoghi degli incontri, ed è naturale in una metropol, come in tutto il Paese, i cristiani e dunque anche i cattolici sono una piccola minoranza. “Come gesuiti e come Chiesa in Giappone – dice il padre spagnolo Xavier Garralda, vicario della Chiesa di Sant’ignazio dell’Istituto universitario - , speriamo che il Papa quando sarà qui, anche se sono temi delicati, possa dire, con rispetto, una parola sull’abolizione delle armi nucleari e della pena di morte, ancora in vigore in Giappone, e sul rifiuto della guerra”. Ma, aggiunge il padre giapponese Yosuke Sakai, anch'egli gesuita, “attendiamo anche una parola d’incoraggiamento per noi e per i cattolici, e soprattutto di speranza per i giovani, spesso concentrati unicamente sul successo e sui beni materiali, che li spinga ad alzare lo sguardo”.

Il "The Japan Times" sul Papa

Il quotidiano in inglese “The Japan Times” pubblica oggi una foto di Francesco in prima pagina, ricordando il suo “sogno giovanile di servire il Giappone” e indica la richiesta dell’abolizione delle armi nucleari come il primo obiettivo della visita. Il quotidiano dedica al Papa un’intera pagina all’interno con articoli e foto, tra cui quella ricordata da Francesco stesso, di un bambino con sulle spalle il fratellino morto dopo la bomba atomica a Nagasaki. In fondo pagina, un’immagine di Papa Francesco negli Emirati Arabi, quindi la foto di san Giovanni Paolo II di cui si ricorda la visita nel Paese del Sol Levante nel 1981 e di San Francesco Saverio, il primo missionario in terra giapponese. Anche il canale 9 della TV giapponese ha trasmesso in serata un ampio e articolato servizio. Oggi nel Paese, sostengono in molti, l’influenza del cristianesimo va oltre i numeri, e c’è interesse e curiosità per questo Papa che viene da così lontano.

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22 novembre 2019, 11:16