I due loghi del viaggio apostolico del Papa in Thailandia e Giappone I due loghi del viaggio apostolico del Papa in Thailandia e Giappone 

Pace, dialogo e sostegno ai cristiani nel viaggio del Papa in Thailandia e Giappone

Briefing in Sala Stampa della Santa Sede in preparazione del viaggio in Asia. Il direttore Matteo Bruni: il Papa si prepara alla visita con sentimento di stima, gioia e gratitudine

Michele Raviart – Città del Vaticano

Portare sostegno e incoraggiamento a un “piccolo gregge” di cristiani, favorire l’incontro e il dialogo con le altre religioni, promuovere la pace e la difesa della vita nella sua pienezza. Sono queste le tre linee guide del prossimo viaggio di Papa Francesco in Thailandia  e Giappone, illustrate in un briefing rivolto ai giornalisti dal Direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Quello che sarà il 32 esimo viaggio internazionale di Papa Francesco, si svolgerà dal 19 al 26 novembre e vedrà il Pontefice raggiungere due Paesi che erano già stati meta di due viaggi apostolici agli inizi degli anni ’80, quando furono visitati da San Giovanni Paolo II.

Trovare armonia in una società multietnica

Papa Francesco, ha affermato Bruni, si avvicina a questo viaggio con un sentimento di stima per questi popoli che stanno facendo sforzi concreti per trovare un’armonia tra le loro popolazioni multietniche e multireligiose e con un senso di profonda gratitudine per i preparativi in vista del suo arrivo.  Ai tempi del seminario, il giovane Jorge Mario Bergoglio aveva espresso interesse ad intraprendere un percorso missionario in Giappone ed è quindi con una gioia particolare che il Papa si appresta ad intraprendere questo viaggio.

La lunga storia di una minoranza

In Thailandia e Giappone le comunità cattoliche sono molto piccole di numero, sebbene nei due Paesi ci sia una storia cristiana secolare, tra momenti di apertura e di repressione. In particolare in Thaliandia i cristiani sono circa 380 mila, pari all’1% della popolazione, mentre i 536 mila cattolici giapponesi rappresentano lo 0,4% degli abitanti. La maggior parte delle persone in Thailandia è infatti di fede buddhista, mentre i giapponesi sono buddhisti e scintoisti.

Il dialogo con la Santa Sede

In epoca moderna non sono mancate le occasioni di dialogo tra la Santa Sede e le istituzioni civili e religiose. Nel 1897 il re thailandese Rama V fu il primo sovrano non cristiano ad essere ricevuto in Vaticano da Papa Leone XIII e, ad esempio, il leader dei buddhisti giapponesi della scuola Tendai sono stati presenti fin dall’incontro ecumenico di Assisi del 1986.

Restituire la spiritualità all’esistenza

Già nel 2001 Papa Giovanni Paolo II mise in guardia i vescovi giapponesi in visita ad limina sui pericoli per l’anima dovuti al materialismo e alla produttività fine a stessa. Il Giappone, infatti, è uno dei Paesi in cui la secolarizzazione è più diffusa e duratura e come “restituire un senso spirituale all’esistenza” sarà uno dei temi del viaggio di Francesco.

Contro le armi nucleari

La condanna alla minaccia di utilizzo dell’arma atomica e al suo semplice possesso è stata più volte ribadita da Papa Francesco, sul solco della tradizione dei Papi del Novecento, dall’”inutile strage” di Benedetto XV, alla Pacem in Terris di Giovanni XXIII e agli appelli alla non proliferazione di Benedetto XVI. La visita ai memoriali delle vittime delle bombe atomiche a Hiroshima e a Nagasaki il 24 novembre sarà quindi uno dei momenti più significativi del viaggio.

Le tappe del viaggio

Oltre agli incontri con le autorità civili, con il clero locale e le celebrazioni della Santa Messa con i fedeli, altri momenti importanti del viaggio saranno in Thailandia la visita del Santuario del Beato Nicolas Bunkred Kitbamrung, morto di tubercolosi nel 1944, dopo essere stato imprigionato durante i suoi tentativi di evangelizzazione del nord del Paese. In Giappone il Papa visiterà la collina a Nagasaki dove furono uccisi nel XVI secolo San Paolo Miki e i suoi 25 compagni martiri e l’incontro a Tokyo con le vittime del “triplice disastro” di Fukushima nel 2011.

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15 novembre 2019, 16:21