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Appello del Papa per il Venezuela: si arrivi presto ad un accordo

Dopo la recita della preghiera mariana, il Papa lancia un forte appello per il Venezuela: importante arrivare ad un accordo per il bene della gente

Cecilia Seppia - Città del Vaticano

Come ha già fatto diverse volte da quando è in atto la grave crisi politica sociale ed economica in Venezuela, il Papa, terminata la recita dell’Angelus, ha lanciato un nuovo, forte appello per il Paese latinoamericano, anche oggi attraversato da turbolente manifestazioni.

Ancora una volta desidero esprimere la mia vicinanza all’amato popolo venezuelano, particolarmente provato per il perdurare della crisi. Preghiamo il Signore di ispirare e illuminare le parti in causa, affinché possano quanto prima arrivare a un accordo che ponga fine alle sofferenze della gente per il bene del Paese e dell’intera regione.

Un cambio di rotta

Francesco sollecita, dunque, un accordo immediato per superare la crisi politica tra il governo del presidente Maduro e le opposizioni guidate dal presidente dell’Assemblea nazionale Juan Guaidò.  I vescovi venezuelani proprio ieri in una lettera avevano chiesto un cambio di rotta, un “ritorno alla Costituzione” per mettere fine alle tante, troppe sofferenze della popolazione che in massa, oltre 4 milioni di rifugiati, si trova costretta a lasciare il Paese. Un cambiamento, si legge nell’esortazione pastorale emersa dalla 112.esima Assemblea plenaria della Conferenza episcopale venezuelana, “che richiede l’uscita di coloro che esercitano illegittimamente il potere e l’elezione nel più breve tempo possibile di un nuovo presidente della Repubblica”, supervisionata dalle organizzazioni internazionali. A preoccupare i vescovi anche l’emergenza umanitaria, che la Caritas sta cercando di fronteggiare in tutti i modi. Molte le Ong che stanno operando sul posto, tra queste l’Unicef che in mattinata ha iniziato una campagna di vaccinazione a tappeto contro la polio per più di 3,1 milioni di bambini sotto i cinque anni.

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14 luglio 2019, 12:13