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Appello del Papa per la pace in Medio Oriente

Ricordando l’iniziativa del Forum internazionale di Azione Cattolica, “Un minuto per la pace” e l'anniversario, il prossimo 8 giugno, dello storico incontro in Vaticano tra i presidenti di Israele e Palestina, Papa Francesco ha chiesto unità di intenti e preghiera per un mondo più fraterno

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

Al termine dell’udienza generale rivolgendo ai pellegrini di lingua italiana i suoi saluti, il Papa ha voluto ricordare un appuntamento importante: si tratta dell'iniziativa "Un minuto di preghiera" lanciata dal Fiac (Forum internazionale di Azione Cattolica) per celebrare l’anniversario di quello storico incontro nei Giardini Vaticani tra i presidenti di Israele e Palestina, Shimon Peres e Mahmoud Abbas, avvenuto l’8 giugno di cinque anni fa, alla presenza delle rispettive delegazioni e del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I.

Sabato prossimo, 8 giugno, ricorrerà il quinto anniversario dell’incontro, qui in Vaticano, dei Presidenti di Israele e di Palestina con me e il Patriarca Bartolomeo. Alle ore 13 siamo invitati a dedicare “un minuto per la pace” - di preghiera, per i credenti; di riflessione, per chi non crede -: tutti insieme per un mondo più fraterno. Grazie all’Azione Cattolica internazionale che promuove questa iniziativa.

La preghiera di tutti

Il cuore, il senso, il motore di questa iniziativa del Fiac resta dunque la preghiera di tutti per la pace in Medio Oriente e nel mondo intero: fermarsi un minuto alle 13 in punto, ovunque ci si trovi e qualunque cosa si stia facendo per invocare un dono fondamentale per la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. In particolare però nelle intenzioni di quest’anno il Fiac, chiede che il documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato ad Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam, Ahmad Al-Tayyeb sia condiviso con i più giovani: “Al-Azhar e la Chiesa cattolica – si legge nel comunicato diffuso per l’occasione – domandano che questo documento possa diventare oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione, al fine di contribuire a creare nuove generazioni che portino il bene e la pace e difendano ovunque il diritto degli oppressi e degli ultimi”.

Educare alla pace le nuove generazioni

"Invitiamo tutti - prosegue il testo -  cattolici, cristiani di altre confessioni e credenti di altre religioni, uomini e donne di buona volontà, a unirsi e a lavorare insieme affinché il documento diventi una guida per le nuove generazioni verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli”.  L’Appello è anche ai media perché diano risalto all’iniziativa, offrendo una speciale cura nella copertura informativa e divulgativa. L’iniziativa del Fiac è condivisa anche dall’Unione delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc), dall’Azione cattolica italiana, dall’Azione cattolica argentina e dalla Commissione nazionale Giustizia e pace della Conferenza episcopale argentina.

Il contesto

Da qualche giorno si registra un nuovo inasprimento delle violenze nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme con scontri, manifestazioni ed un altro attentato nella Città Vecchia che ha portato al ferimento di due ebrei e alla cattura e poi all'uccisione dell'attentatore. Ad alimentare le tensioni vi è la coincidenza tra i riti islamici per la fine del Ramadan e le celebrazioni israeliane per l’anniversario (secondo il calendario lunare ebraico) della ''Liberazione di Gerusalemme'' durante la "Guerra dei sei giorni". Pesa anche la condizione politica dopo che il leader israeliano Netanyahu ha deciso di sciogliere la Knesset e indire elezioni anticipate a settembre.

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05 giugno 2019, 11:37