Papa Francesco: la preghiera di maggio per la Chiesa in Africa

Nel videomessaggio per l’intenzione di preghiera del mese di maggio, realizzato dalla Rete mondiale di preghiera del Papa, Francesco ringrazia religiose, sacerdoti, laici e missionari per l’impegno nel continente africano

Michele Raviart - Città del Vaticano

Preghiamo perché, “mediante l’impegno dei propri membri, la Chiesa in Africa sia fermento di unità fra i popoli, segno di speranza per questo continente”. Così Papa Francesco è intervenuto nel videomessaggio per l’intenzione di preghiera del mese di maggio 2019, diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Il ringraziamento particolare del Pontefice va anche alle “religiose, i sacerdoti, i laici e i missionari per il loro lavoro a favore del dialogo e della riconciliazione tra i diversi settori della società africana”.

Il profondo lavoro della Chiesa 

Da un lato quindi, Papa Francesco, si rivolge a tutti i cattolici per cercare e trovare uno spiraglio di speranza nel continente africano, dall’altro vuole sottolineare il profondo lavoro della Chiesa, che grazie alla sua capillarità è in grado di raggiungere i luoghi più remoti, dove spesso non arrivano né gli Stati né le organizzazioni non governative.

“Le divisioni etniche, linguistiche e tribali dell’Africa si possono superare promuovendo l’unità nella diversità”

Nel commentare le intenzioni di preghiera di maggio, il direttore della Rete mondiale di Preghiera del Papa, padre Frédéric Fornos, ribadisce poi che affinchè la Chiesa in Africa sia fermento di unità tra tutti i popoli, come auspicato dal Papa, “la comunità cristiana dovrebbe vivere di più questa unità nella diversità, secondo il desiderio del Signore Gesù Cristo: ‘perché tutti siamo uno’(Gv 17,21)".

I cattolici in Africa

In Africa ci sono infatti oltre 220 milioni di cattolici, il 17,6% di tutto il mondo, secondo i dati raccolti dall'Annuario Pontificio 2018, con un aumento relativo del 23% dal 2010. La Repubblica Democratica del Congo è il primo Paese per numero di battezzati cattolici, con oltre 44 milioni di fedeli, seguita dalla Nigeria con 28 milioni. Crescono i cattolici anche in Uganda, Tanzania e Kenya.

Unità è speranza per i popoli

“I segni di divisione tra cristiani in Paesi che già sono lacerati dalla violenza, aggiungono altra violenza da parte di coloro che dovrebbero essere un attivo fermento di pace”, si legge nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Un problema che riguarda anche l’Africa. "C'è quindi urgenza nella ricerca di vie di unità - ricorda padre Fornos - perché l’impegno per l'unità tra i cristiani aiuterà la Chiesa in Africa ad essere sale e luce per il suo continente, segno di speranza per i popoli”.

Il ruolo dei media

Inoltre, come si legge ancora nell’Evangelii Gaudium, i vescovi africani avevano già segnalato che “molte volte si vuole trasformare i Paesi dell’Africa in semplici pezzi di un meccanismo, parti di un ingranaggio gigantesco. Ciò si verifica spesso anche nel campo dei mezzi di comunicazione sociale, i quali, essendo per lo più gestiti da centri del Nord del mondo, non sempre tengono in debita considerazione le priorità e i problemi propri di questi Paesi né rispettano la loro fisionomia culturale”.

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02 maggio 2019, 16:30