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Fedeli cattolici pregano davanti alla Basilica di Nostra Signora di Sheshan, presso Shanghai in Cina Fedeli cattolici pregano davanti alla Basilica di Nostra Signora di Sheshan, presso Shanghai in Cina 

Papa ai cattolici in Cina: testimoni di carità nell'unità

Al termine dell'udienza generale, Francesco ha ricordato che venerdì prossimo la Chiesa celebra la festa di Maria Ausiliatrice, venerata in Cina al Santuario di “Nostra Signora di Sheshan” pregando perché i cattolici cinesi possano essere testimoni di carità e di fraternità, restando sempre uniti nella comunione della Chiesa universale

Sergio Centofanti - Città del Vaticano

Venerdì prossimo, 24 maggio, la Chiesa celebra la festa della Beata Vergine Maria “Aiuto dei Cristiani”, particolarmente venerata in Cina al Santuario di “Nostra Signora di Sheshan”, presso Shanghai. Lo ha ricordato oggi Papa Francesco, che durante l’udienza generale in Piazza San Pietro ha rivolto il suo pensiero ai cattolici in Cina:

“Tale felice occasione mi permette di esprimere speciale vicinanza e affetto a tutti i cattolici in Cina, i quali, tra quotidiane fatiche e prove, continuano a credere, a sperare e ad amare. Cari fedeli in Cina, la nostra Mamma del Cielo vi aiuti tutti ad essere testimoni di carità e di fraternità, mantenendovi sempre uniti nella comunione della Chiesa universale. Prego per voi e vi benedico. Preghiamo insieme la Madonna: Ave Maria… “.

In comunione con il Successore di Pietro

L’anno scorso, il Papa, ricordando questa festa all’udienza generale, aveva invitato ad essere uniti spiritualmente a tutti i fedeli cattolici che vivono in Cina: “Per loro preghiamo la Madonna, perché possano vivere la fede con generosità e serenità, e perché sappiano compiere gesti concreti di fraternità, concordia e riconciliazione, in piena comunione con il Successore di Pietro. Carissimi discepoli del Signore in Cina, la Chiesa universale prega con voi e per voi, affinché anche tra le difficoltà possiate continuare ad affidarvi alla volontà di Dio. La Madonna non vi farà mai mancare il suo aiuto e vi custodirà col suo amore di madre”.

Segni positivi

Il Papa, dunque, non cessa di pregare per l’unità della Chiesa in Cina. Segni positivi in tal senso sono giunti dopo lo storico accordo del 22 settembre 2018 tra Santa Sede e Cina: le ultime celebrazioni pasquali si sono svolte pacificamente in tutto il Paese e, nella diocesi di Mindong, il vescovo ausiliare, l’ex ordinario che guidava la comunità cosiddetta “sotterranea” riconosciuto dalla Santa Sede ma non dal governo, ha potuto celebrare la Messa crismale insieme all’attuale ordinario, il vescovo cosiddetto “ufficiale” poi riconosciuto da Roma per favorire l’unità della Chiesa.

Per il bene della comunità cattolica

Il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, in una recente intervista al Global Times, ha detto che le due parti sono ben consapevoli che l’accordo “costituisce il punto di arrivo di un lungo cammino, ma è soprattutto un punto di partenza. C’è fiducia che si possa ora aprire una nuova fase di maggiore collaborazione per il bene della comunità cattolica cinese e per l’armonia dell’intera società. I canali di comunicazione stanno funzionando. Ci sono elementi che mostrano un aumento di fiducia tra le due parti. Stiamo inaugurando un metodo che pare positivo e che certamente dovrà ancora essere messo a punto nel tempo ma che, fin da ora, ci fa sperare di poter raggiungere progressivamente risultati concreti. Dobbiamo camminare insieme, perché solo così potremo rimarginare le ferite e le incomprensioni del passato, per mostrare al mondo che anche partendo da posizioni lontane si possono raggiungere intese fruttuose”.

La preghiera alla Vergine di Sheshan

Nel 2008 Benedetto XVI ha composto la preghiera alla Vergine di Sheshan, affidandole le sorti della Chiesa in Cina, mentre nel 2007 aveva scritto la Lettera ai cattolici in Cina auspicando che il 24 maggio potesse divenire occasione per i cattolici di tutto il mondo di unirsi in preghiera con la Chiesa nel Paese. Nella preghiera alla Vergine di Sheshan si legge: “Volgi il tuo sguardo al Popolo di Dio e guidalo con sollecitudine materna sulle strade della verità e dell’amore, affinché sia in ogni circostanza fermento di armoniosa convivenza tra tutti i cittadini (…)  sostieni l’impegno di quanti in Cina, tra le quotidiane fatiche, continuano a credere, a sperare, ad amare, affinché mai temano di parlare di Gesù al mondo e del mondo a Gesù. Nella statua che sovrasta il Santuario tu sorreggi in alto tuo Figlio, presentandolo al mondo con le braccia spalancate in gesto d’amore. Aiuta i cattolici ad essere sempre testimoni credibili di questo amore, mantenendosi uniti alla roccia di Pietro su cui è costruita la Chiesa. Madre della Cina e dell’Asia, prega per noi ora e sempre. Amen!”.

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22 maggio 2019, 10:15