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Nepal: una famiglia davanti a quel che resta della propria casa dopo la tempesta del 31 marzo Nepal: una famiglia davanti a quel che resta della propria casa dopo la tempesta del 31 marzo 

Solidarietà e preghiera del Papa per le vittime della tempesta in Nepal

Papa Francesco, in un telegramma, esprime la sua solidarietà per chi è stato colpito dalla violenta tempesta di pioggia che il 31 marzo ha devastato il sud del Nepal, causando 28 morti e 600 feriti, e lasciando senza casa migliaia di persone. Preghiera per le vittime e incoraggiamento ai soccorritori.

Papa Francesco esprime “la sua solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti” dalle distruzioni causate dalla recente tempesta nel sud del Nepal e assicura “coloro che soffrono per i familiari deceduti e feriti delle sue preghiere in questo momento difficile”. Lo scrive il cardinale segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, in un telegramma inviato a nome del Papa a monsignor Paul Simick, vescovo del Vicariato del Nepal, e alle Autorità civili, “dopo aver appreso la triste notizia della tragica perdita di vite umane e della distruzione di case”.

Preghiera per le vittime e incoraggiamento a chi aiuta

 “Sua Santità - prosegue il telegramma - prega specialmente per le vittime e incoraggia il personale di emergenza a continuare ad aiutare chi ne ha bisogno. Su tutto il popolo del Nepal Papa Francesco invoca le benedizioni divine di consolazione, guarigione e forza”.

28 morti, 600 feriti e migliaia di persone senza casa

Sono 28 le vittime finora accertate, e 600 i feriti, con migliaia di persone che avrebbero perso la loro casa per la violenta tempesta di pioggia che ha colpito il 31 marzo i villaggi di una regione agricola del Nepal meridionale, nel distretto di Bara.

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05 aprile 2019, 11:27