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Papa a S. Marta: seguire passi di Cristo, non sentirsi superiori

Ruota sulla conversione, sulla guarigione di cui tutti abbiamo bisogno, l’omelia del Papa stamani alla Messa a Casa Santa Marta

Debora Donnini - Città del Vaticano

Per aprire il cuore degli altri servono mitezza, umiltà e povertà, interessandosi alle persone. Lo sottolinea stamani Papa Francesco nell’omelia della Messa a Casa Santa Marta. Tutti noi – dice - abbiamo bisogno di essere guariti, e tutti abbiamo la possibilità di guarire gli altri, “con una buona parola, con la pazienza, con un consiglio a tempo, con l’umiltà. Guarirci fra noi. Questa – afferma - è una comunità cristiana.

Se un apostolo, un inviato, qualcuno di noi – ne siamo tanti di inviati qui -, va un po’ col naso in su, credendosi superiore agli altri o cercando qualche interesse umano o – non so – cercando posti nella Chiesa, non guarirà mai nessuno, non sarà riuscito ad aprire il cuore di nessuno, perché la sua parola non avrà autorità. L’autorità, il discepolo l’avrà se segue i passi di Cristo. E quali sono i passi di Cristo? La povertà. Da Dio si è fatto uomo! Si è annientato! Si è spogliato! La povertà che porta alla mitezza, all’umiltà. Il Gesù umile che va per la strada per guarire. E così un apostolo con questo atteggiamento di povertà, di umiltà, di mitezza, è capace di avere l’autorità per dire: “Convertitevi”, per aprire i cuori.

 

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07 febbraio 2019, 13:00