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Papa: nel Buon Samaritano del Vangelo, il segreto della vostra identità

Francesco incontra i Partecipanti al Capitolo Generale dell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli). Discernimento, vicinanza-ospitalità e missione condivisa, i tre atteggiamenti suggeriti dal Pontefice

Emanuela Campanile - Città del Vaticano

Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in Sala Clementina, Palazzo Apostolico, i partecipanti al 69mo Capitolo Generale dell 'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli. Discernimento, vicinanza-ospitalità e missione condivisa, i tre temi su cui il Pontefice si è soffermato nel suo discorso.

Discernimento

Primo atteggiamento preso in considerazione da Papa Francesco, in quanto "fondamentale nella vita della Chiesa e nella vita consacrata" e radicato nella dimensione storica, è stato il discernimento: 

Guardando al passato, il discernimento conduce alla purificazione della nostra storia e del nostro carisma, a separare il grano dalla paglia, a fissare la nostra attenzione su ciò che è importante. Guardando al passato, anche, arriviamo all'incontro con il primo amore. Guardando al presente, il discernimento spinge a vivere il momento attuale con la passione che deve caratterizzare la vita consacrata, allontana dalla routine e dalla mediocrità e trasforma la passione per Cristo in compassione, che sta al passo con i dolori e le necessità dell’umanità. Guardando al futuro, il discernimento vi permetterà di continuare a rendere fecondo il carisma dell’ospitalità e della cura, affrontando le nuove sfide che vi si presentano. 

“Nel 1586 papa Sisto V promosse la Congregazione di San Giovanni di Dio al rango di Ordine religioso”

Vicinanza- ospitalità

Suggerendo ai presenti, la figura evangelica del samaritano (Lc 10,15-37), il Papa ha posto l'attenzione sull' "urgenza di tendere la mano a chi ne ha bisogno" mettendo da parte i propri progetti e, come il buon samaritano, ad "interrompere" il proprio cammino:

Nel lasciarvi coinvolgere dall’altro e nel gesto del samaritano di versare olio e vino sulle ferite di colui che era caduto nelle mani dei banditi scoprirete il marchio della vostra stessa identità. Un marchio che vi porterà a mantenere viva nel tempo la presenza misericordiosa di Gesù che si identifica con i poveri, i malati e i bisognosi, e si dedica al loro servizio. In questo modo potete compiere la vostra missione di annunciare e realizzare il Regno tra i poveri e gli infermi. Con la vostra testimonianza e le vostre opere apostoliche assicurate assistenza ai malati e ai bisognosi, con preferenza per i più poveri, e promuovete la pastorale della salute.

La Missione condivisa

Facendo poi riferimento all'Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, il Pontefice ha sottolineato l'urgenza della Missione condivisa, in virtù del fatto che i carismi sono "doni per tutta la Chiesa e per il mondo":

Lo Spirito suscita sempre una rinnovata fecondità che passa attraverso un discernimento adeguato e incrementa la formazione congiunta, in modo tale che religiosi e laici abbiano un cuore missionario che esulta di gioia nello sperimentare la salvezza di Cristo e la condivide come consolazione e compassione, correndo il rischio di sporcarsi nel fango della strada.

Formare i laici

E' con l'incoraggiamento a curare la formazione anche dei laici perchè "nelle loro opere non manchi" la testimonianza della spiritualità che animò il fondatore dell'Ordine, San Giovanni di Dio, che Papa Francesco ha concluso l'udienza, accompagnando i presenti con la speranza che le strutture dell'Ordine siano "locande al servizio della vita", "della tenerezza e dell’attenzione che dobbiamo alle vittime dello scarto della società".

“Gesù Cristo mi conceda il tempo e mi dia la grazia di avere io un ospedale, dove possa raccogliere i poveri abbandonati e privi della ragione, e servirli come desidero io  - San Giovanni di Dio”

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01 febbraio 2019, 12:15