Papa all'Angelus: eccomi! è affidarsi ogni giorno a Dio, come Maria

Nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Papa Francesco all’Angelus invita, ogni mattina, a dire: “Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà”. Dopo la preghiera mariana, chiede di pregare per le vittime della tragedia di Corinaldo e ricorda la beatificazione dei 19 martiri d’Algeria “stimolo a costruire insieme un mondo di fraternità e solidarietà”

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Come Maria, davanti all’angelo, “sarebbe bello dire ogni mattina ‘Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà’". Eccomi è la parola-chiave della vita, è “non vivere dipendendo dai problemi, ma fidandosi di Dio e affidandosi ogni giorno a Lui”. Così nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Papa Francesco prima della preghiera dell’Angelus, dalla finestra dello studio del palazzo apostolico che dà su piazza San Pietro, invita a non rispondere a Dio, come Adamo dopo il peccato originale: “Ho paura e mi sono nascosto”, ma come Maria senza peccato: “Ecco la serva del Signore”. (Ascolta e scarica il servizio con la voce del Papa

Eccomi: parola-chiave della vita

Eccomi, spiega il Papa “è il contrario del mi sono nascosto. L’eccomi apre a Dio, mentre il peccato chiude, isola, fa rimanere soli con sé stessi. Eccomi è la parola-chiave della vita. Segna il passaggio da una vita orizzontale, centrata su di sé e sui propri bisogni, a una vita verticale, slanciata verso Dio”.

“Eccomi è essere disponibili al Signore, è la cura per l’egoismo, l’antidoto a una vita insoddisfatta, a cui manca sempre qualcosa”

Eccomi è il rimedio contro l’invecchiamento del peccato, è la terapia per restare giovani dentro. Eccomi è credere che Dio conta più del mio io. È scegliere di scommettere sul Signore, docili alle sue sorprese.

Ogni mattina a Dio: si compia in me la tua volontà

Perciò, prosegue Francesco, “dirgli eccomi è la lode più grande che possiamo offrirgli. Perché non iniziare così le giornate?”

Sarebbe bello dire ogni mattina: “Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà”. Lo diremo nella preghiera dell’Angelus, ma possiamo ripeterlo già ora, insieme: Eccomi, Signore, oggi si compia in me la tua volontà!

Può tutto chi si fida di Dio in tutto

Maria, all’angelo, dice: “Avvenga per me secondo la tua parola”. Non dice, sottolinea il Pontefice: “avvenga secondo me”, ma “secondo Te”. Non pone limiti a Dio.

Non pensa: “mi dedico un po’ a Lui, mi sbrigo e poi faccio quel che voglio”. No, Maria non ama il Signore quando le va, a singhiozzo. Vive fidandosi di Dio in tutto e per tutto. Ecco il segreto della vita. Può tutto chi si fida di Dio in tutto.

Il diavolo ci tenta e insinua la sfiducia in Dio

Il Signore ricorda ancora Papa Francesco, soffre quando gli rispondiamo come Adamo: “ho paura e mi sono nascosto”. “Dio è Padre, il più tenero dei padri, e desidera la fiducia dei figli”.

Quante volte invece sospettiamo di Lui, pensiamo che possa mandarci qualche prova, privarci della libertà, abbandonarci. Ma questo è un grande inganno, è la tentazione delle origini, la tentazione del diavolo: insinuare la sfiducia in Dio.

Ma stare con Dio non risolve i magicamente  i problemi 

Oggi guardiamo alla bellezza della Madonna, prosegue il Pontefice, nata e vissuta senza peccato, che vince questa tentazione col suo eccomi, ed è sempre docile e trasparente a Dio. Ma non vuol dire che per lei la vita sia stata facile. “Stare con Dio  - ricorda il Papa - non risolve magicamente i problemi”. Infatti alla fine ‘l’angelo si allontanò da lei’, dice il Vangelo, e “lascia la Vergine sola in una situazione difficile”. Maria conosceva “in che modo particolare sarebbe diventata Madre di Dio, ma l’angelo non l’aveva spiegato agli altri”. E i problemi, sottolinea Francesco, iniziarono subito: “pensiamo alla situazione irregolare secondo la legge, al tormento di san Giuseppe, ai piani di vita saltati, a che cosa avrebbe detto la gente…” Ma Maria mette la fiducia in Dio davanti ai problemi. “È lasciata dall’angelo, ma crede che con lei, in lei, è rimasto Dio. E si fida”. È certa che col Signore tutto andrà bene.

Ecco l’atteggiamento sapiente: non vivere dipendendo dai problemi – finito uno, se ne presenterà un altro! – ma fidandosi di Dio e affidandosi ogni giorno a Lui: eccomi! è la parola, eccomi! È la preghiera. Chiediamo all’Immacolata la grazia di vivere così.

Preghiera per i ragazzi e la mamma morti a Corinaldo

Dopo la recita dell’Angelus, Papa Francesco volge il suo pensiero alle 6 vittime della tragedia di questa notte a Corinaldo, nelle Marche.

Assicuro un ricordo nella mia preghiera per i ragazzi e la mamma che sono morti questa notte in una discoteca a Corinaldo, vicino ad Ancona, come pure per i numerosi feriti. Chiedo per tutti l’intercessione della Madonna.

Applauso per i nuovi beati martiri di Algeria

Il Papa ricorda poi che oggi nel Santuario di Notre-Dame de Santa Cruz a Oran, in Algeria, vengono beatificati il vescovo Pietro Claverie e diciotto compagni religiosi e religiose, uccisi in odio alla fede. Martiri del nostro tempo, li definisce , che “sono stati fedeli annunciatori del Vangelo, umili costruttori di pace ed eroici testimoni della carità cristiana”

Un vescovo, sacerdoti, religiose, religiosi e laici. La loro coraggiosa testimonianza è fonte di speranza per la comunità cattolica algerina e seme di dialogo per l’intera società. Questa Beatificazione sia per tutti uno stimolo a costruire insieme un mondo di fraternità e di solidarietà. Facciamo un applauso ai nuovi Beati!

Azione Cattolica, risorsa per il cammino della Chiesa

Francesco sottolinea poi che oggi, “nelle parrocchie italiane si rinnova l’adesione all’Azione Cattolica, un’associazione che da 150 anni è un dono e una risorsa per il cammino della Chiesa in Italia”. E incoraggia l’Ac “a impegnarsi per la formazione di laici capaci di testimoniare il Vangelo, diventando lievito di una società più giusta e solidale”.

La fiaccola dell'Immacolata di Rocca di Papa 

Infine il Pontefice benedice di cuore “i fedeli di Rocca di Papa e la fiaccola con cui accenderanno la grande stella sulla Fortezza della loro bella cittadina, in onore di Maria Immacolata”.

Il pomeriggio a Santa Maria Maggiore e in Piazza di Spagna

E prima della benedizione Papa Francesco ricorda che nel pomeriggio si recherà “a Santa Maria Maggiore a pregare la Madonna” e dopo “in Piazza di Spagna per rinnovare il tradizionale atto di omaggio e di preghiera ai piedi del monumento all’Immacolata”. Un gesto, “che esprime la devozione filiale alla nostra Madre celeste”.

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Momenti della preghiera dell'Angelus
08 dicembre 2018, 12:20