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Il Papa al cimitero americano di Nettuno lo scorso anno Il Papa al cimitero americano di Nettuno lo scorso anno 

Per la prima volta un Papa al cimitero Laurentino

Il cimitero è stato scelto da Papa Francesco per celebrare la Messa in suffragio dei defunti oggi pomeriggio alle ore 16. Al suo arrivo Bergoglio sarà accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis, dal vescovo ausiliare per il settore Sud mons. Paolo Lojudice e dal cappellano del cimitero, mons. Claudio Palma

È il quarto cimitero romano visitato da Papa Francesco in occasione della commemorazione dei defunti. Per tre anni consecutivi, nel 2013, 2014 e 2015, ha celebrato la Messa all’ingresso del cimitero monumentale del Verano. Nel 2016 ha presieduto la celebrazione a Prima Porta mentre lo scorso anno si è recato prima in visita al cimitero americano di Nettuno, dove sono sepolti i soldati statunitensi caduti in Italia durante la seconda guerra mondiale, e poi ha sostato in preghiera nel sacrario delle Fosse Ardeatine. Quest’anno, invece, andrà nell’estrema periferia sud di Roma.

Il cimitero Laurentino consacrato nel 2002

Situato oltre il Grande raccordo anulare, a Trigoria, il cimitero Laurentino sorge nel cuore dell’agro romano. Si estende su un’area di circa 27 ettari ed è il terzo per estensione degli undici cimiteri della Capitale. Il cimitero Laurentino è stato consacrato il 9 marzo 2002 dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini. È attualmente in atto un progetto di ampliamento della struttura di competenza dei municipi VIII, IX, XI. Al suo interno non ci sono costruzioni monumentali, è possibile effettuare operazioni di sepoltura a terra ed è attivo il servizio di inumazione delle ceneri. Il 4 gennaio 2012 poi all’interno del cimitero è stato inaugurato il “Giardino degli angeli”: un’area verde di circa 600 metri quadrati dedicata alla sepoltura dei bambini mai nati a causa di un’interruzione di gravidanza (spontanea o volontaria). Circoscritto da una siepe, il Giardino si trova di fronte al “Campo Bambini” ed è simbolicamente custodito da due grandi statue di marmo raffiguranti due angeli, simbolo di innocenza e purezza.

La cappella del Gesù Risorto

Il Laurentino è l’unico cimitero della Capitale con all’interno una propria cappella. La chiesa del Gesù Risorto è stata inaugurata nel 2012. La Messa di benedizione dell’opera fu presieduta il 1° novembre dal vicario dell’epoca, il card. Agostino Vallini. La cappella ha una struttura circolare, occupa una superficie di 220 metri quadrati con circa 140 posti a sedere e ha un ampio sagrato di circa 120 metri quadrati.

Programma del Papa al cimitero Laurentino

Il programma prevede l’arrivo del Papa alle 15.45, una breve sosta nel reparto delle sepolture dei bambini ed alle ore 16.00 la Messa per la Commemorazione di tutti i fedeli defunti davanti alla Cappella di Gesù Risorto. Un luogo di preghiera, come spiega al microfono di Antonella Palermo, il cappellano mons. Claudio Palma

Ascolta l'intervista a mons. Palma

R. - Io sono da solo, perché lì non c’è una parrocchia, ci sono i defunti. La gente viene a pregare anche durante l’anno; celebriamo anche alcune messe, però non c’è un rapporto diretto con i fedeli come quello che c’è nelle parrocchie. La gente comunque è molto contenta della visita del Papa. Gli anni scorsi il primo di novembre eravamo 400 persone; ieri sera eravamo 80, a causa della forte pioggia.

Qual è la disposizione interiore che più aiuta il cristiano a vivere la commemorazione dei defunti?

R. - Pensare alla vita, perché il Papa qui viene tenendo presente che c’è il Giardino degli Angeli. A Roma è l’unico posto in cui c’è un campo per i feti abortiti in genere naturalmente; gli altri non si sa che fine fanno. Il Papa è voluto venire per questo motivo: sottolineare l’importanza della vita. L’intenzione è che il Papa possa visitare questo luogo. Bisognerà affidarsi anche alle condizioni del tempo, non so come sarà questa sera… navighiamo a vista.

Cosa si aspetta dal Papa, oggi?

R. – Pregare un po’ insieme, punto. Questo è il giorno in cui dobbiamo pensare all’importanza della vita, perché la nostra vita va aldilà della morte. Come per un bambino la parte più importante della vita è il momento dopo il parto, così per noi la parte più importante della vita è dopo la morte, la risurrezione.

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02 novembre 2018, 10:03