La distruzione di una chiesa a Raqqa La distruzione di una chiesa a Raqqa 

Papa ai francescani di Siria: nella vostra terra martoriata vediamo Gesù sofferente

Francesco risponde alla lettera di Padre Hanna e Padre Louai, che lo hanno reso partecipe della loro testimonianza nella martoriata terra siriana. “Nulla più del martirio può segnare il modo proprio del cristiano di partecipare alla storia di salvezza dell'umanità” scrive il Papa

Roberto Piermarini - Città del Vaticano

Papa Francesco ringrazia i due francescani che in una lettera lo hanno reso partecipe della loro testimonianza nella martoriata terra di Siria. “Desidero condividere la vostra sofferenza e dirvi che sono vicino a voi e alle comunità cristiane così provate dal dolore vissuto nella fede in Cristo Gesù. Quanta sofferenza, quanta povertà, quanto dolore di Gesù che soffre, che è povero, che è cacciato via dalla sua Patria. È Gesù! Questo è un mistero. – scrive il Papa - È il nostro mistero cristiano. In voi e negli abitanti dell'amata Siria noi vediamo Gesù sofferente".

“Nulla più del martirio può segnare il modo proprio del cristiano di partecipare alla storia di salvezza dell'umanità. I martiri – prosegue Francesco - portano avanti il Regno di Dio, seminano cristiani per il futuro, sono la vera gloria della Chiesa e la nostra speranza. Una tale testimonianza è monito a non perdersi anche in mezzo alla burrasca. Non poche volte il mare della vita ci riserva la tempesta, ma dai marosi esistenziali giunge a noi un segno inatteso di salvezza: Maria la Madre del Signore attonita, in silenzio, guarda il Figlio innocente crocifisso che riempie di senso la vita e la salvezza del popolo”.

Il Papa assicura il suo costante ricordo nella Comunione eucaristica “affinché l'indicibile dolore – afferma - si trasfiguri nella divina speranza che l’Apostolo Paolo ci conferma nella Lettera ai Romani 'Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da maceIlo. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a Colui che ci ha amati' ”.

Papa Francesco implora la Madonna affinché li custodisca sotto il suo Manto di Grazie e interceda per loro il dono della perseveranza. “Benedico di cuore voi – conclude nella sua lettera - e tutte le famiglie cristiane che sono affidate alla vostra coraggiosa custodia”.
 

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28 novembre 2018, 08:49