Il Papa incontra e saluta i due vescovi cinesi presenti al Sinodo

Sono tra le immagini più emblematiche che accompagnano l’apertura del Sinodo. Si riferiscono all’incontro di Papa Francesco con i due vescovi cinesi che partecipano all’Assemblea sinodale.

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

È un incontro dal sapore fraterno e con toni familiari quello di Papa Francesco, nell’atrio dell’Aula Paolo VI, con i due vescovi cinesi che partecipano al Sinodo, mons. Giuseppe Guo Jincai e mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting. I presuli, dopo il recente accordo tra Santa Sede e Pechino sulle nomine episcopali, sono stati autorizzati dal governo cinese a partecipare all’Assemblea dei Vescovi incentrata sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Durante la Santa Messa ieri mattina, in occasione dell’apertura del Sinodo, Papa Francesco ha ricordato che all’Assemblea generale ordinaria sono presenti anche i due vescovi giunti dalla Cina Continentale. Salutando i presuli cinesi, il Papa si è commosso: “Diamo loro - ha detto - il nostro caloroso benvenuto: la comunione dell’intero episcopato con il successore di Pietro è ancora più visibile grazie alla loro presenza”.

Un futuro ricolmo della gioia del Vangelo

La comunione ecclesiale e i giovani sono i cardini di questi giorni di discernimento. Sempre ieri, nel pomeriggio durante il discorso all’inizio del Sinodo, il Pontefice ha affermato in particolare che l’Assemblea sinodale è un’occasione per “far fiorire la speranza” e per ispirare tutti i giovani, “nessuno escluso”: “Impegniamoci - ha affermato Francesco - nel cercare di frequentare il futuro, e di far uscire da questo Sinodo non solo un documento - che generalmente viene letto da pochi e criticato da molti - ma soprattutto propositi pastorali concreti, in grado di realizzare il compito del Sinodo stesso, ossia quello di far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani, e ispiri ai giovani - a tutti i giovani, nessuno escluso - la visione di un futuro ricolmo della gioia del Vangelo”. Un futuro illuminato dalla luce del Vangelo che rischiari tutto il mondo.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

04 ottobre 2018, 12:33