Papa Francesco e Salvo Noè, autore del libro "Vietato lamentarsi" Papa Francesco e Salvo Noè, autore del libro "Vietato lamentarsi" 

Papa: abbiate il coraggio di amare, senza stare seduti nelle lamentele

Famiglia Cristiana pubblica in esclusiva la prefazione di Papa Francesco alla ristampa del libro “Vietato lamentarsi” di Salvo Noè, noto psicoterapeuta

Barbara Castelli – Città del Vaticano

Il “nostro tempo” è caratterizzato “dall’incertezza e dalla fragilità”, da ferite interiori che troppo spesso ci fanno dimenticare che siamo figli amati dal Padre, nonostante “il peccato e l’incoerenza”. E’ una delle riflessioni che Papa Francesco scrive nella prefazione del libro “Vietato lamentarsi” dello psicoterapeuta Salvo Noè (Edizioni San Paolo). Il volume sarà disponibile l’11 marzo in anteprima alla rassegna “Tempo di Libri”, a Milano (ore 17, Fieramilanocity) e nelle librerie a partire dal 26 marzo.

Basta piangersi addosso

Il Pontefice sottolinea che l’autore offre diversi spunti su come affrontare “le difficoltà e gli imprevisti, evitando di cadere nelle trappole del vittimismo”. Spunti di vita che interessano anche la fede, “che risente del tempo in cui vive”. La scelta fondamentale è non lasciarsi “dominare dalla tristezza per i torti subiti e per le afflizioni che la vita ci riserva”, ma “migliorare la realtà” a partire dal “nostro cuore, dalle nostre relazioni”, perché “l’amore apre gli occhi” e “l’abbraccio apre il cuore”.

Lamentele sterili e lamentele che aprono alla relazione

Esistono pensieri e parole che fanno male al cuore, per esempio “le lamentele rivolte agli altri” e a “noi stessi”. Le rimostranze espresse a Dio, invece, di cui è piena la Bibbia, “aprono alla relazione, allo sfogo benefico, alla preghiera che risana”. Ritrovare sé stessi vuol dire allora, scrive Papa Bergoglio, “mettersi nelle mani di Dio”, per essere accompagnati nel cammino da un Padre “che ci ama e che con paziente delicatezza ci indica la strada”. E Gesù ci mostra come andare controcorrente, come vivere pienamente, senza accontentarsi di restare seduti “nelle lamentele” e “nei rimpianti”.

Nel cuore di ciascuno ci sono polvere e ruggine

Nessuno di noi, rimarca Papa Francesco nella prefazione, è un “superuomo”, siamo individui in cammino, ma “destinatari privilegiati dell’amore fedele del Dio che sa mutare il lamento in danza”. Impossibile non riconoscere che “nel cuore di ciascuno c’è un po’ di polvere che si è depositata, di ruggine che si è formata”, ma l’incontro con il Signore apre alla guarigione.

“Solo l’amore restituisce coraggio e trasforma la vita in un grande cantiere di speranza”

L’amore e il grande cantiere della speranza

“La mano del Signore” ci sottrae “dall’abisso delle ferite e dei rimpianti” ci aiuta a “scegliere la vita, cercare il prossimo, accogliere ogni giorno come un’occasione per donare, lottando per togliere il lamento dalla vita, il veleno dai giudizi, il torbido dai pensieri, le chiacchiere dagli incontri, il risentimento dal cuore”. “Solo l’amore”, conclude il Pontefice, “riempie i vuoti”, “dona la pace”, “restituisce coraggio e trasforma la vita in un grande cantiere di speranza”.
 

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08 marzo 2018, 09:00