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Udienza del Papa alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede Udienza del Papa alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede  

Papa: cresce richiesta eutanasia ma dignità umana è intangibile

Ricevendo i partecipanti alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, Francesco ricorda pure l’importanza di un discernimento pastorale importante nell’esame dei casi relativi ai delitti più gravi

Giada Aquilino - Città del Vaticano

In un’epoca in cui “l’uomo di oggi non sa più chi è e, quindi, fatica a riconoscere come agire bene”, in molti Paesi si assiste ad una “crescita” della richiesta di eutanasia come “affermazione ideologica della volontà di potenza dell’uomo sulla vita”: ciò ha portato anche a considerare la volontaria interruzione dell’esistenza umana come “una scelta di ‘civiltà’”. In Sala Clementina, Papa Francesco parla ai partecipanti alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, introdotti dal prefetto, mons. Luis Francisco Ladaria Ferrer, e si sofferma sulle implicazioni etiche nella società contemporanea delle quali anche la Congregazione si sta occupando.

È chiaro che laddove la vita vale non per la sua dignità, ma per la sua efficienza e per la sua produttività, tutto ciò diventa possibile. In questo scenario occorre ribadire che la vita umana, dal concepimento fino alla sua fine naturale, possiede una dignità che la rende intangibile.

Affrontare il dolore con speranza

Il dolore, la sofferenza, il senso della vita e della morte sono realtà che la mentalità contemporanea – osserva Francesco - “fatica ad affrontare con uno sguardo pieno di speranza”.

Eppure, senza una speranza affidabile che lo aiuti ad affrontare anche il dolore e la morte, l’uomo non riesce a vivere bene e a conservare una prospettiva fiduciosa davanti al suo futuro. È questo uno dei servizi che la Chiesa è chiamata a rendere all’uomo contemporaneo.

Non abbandonare l’uomo a sé stesso

La missione della Congregazione assume in tal senso “un volto eminentemente pastorale”.

Autentici pastori sono coloro che non abbandonano l’uomo a sé stesso, né lo lasciano in preda del suo disorientamento e dei suoi errori, ma con verità e misericordia lo riportano a ritrovare il suo volto autentico nel bene. Autenticamente pastorale è dunque ogni azione tesa a prendere per mano l’uomo, quando questi ha smarrito il senso della sua dignità e del suo destino, per condurlo con fiducia a riscoprire la paternità amorevole di Dio, il suo destino buono e le vie per costruire un mondo più umano.

Ordine morale nell’economia

Laddove prevale un “individualismo che si affida alle proprie forze per salvarsi”, un approccio antropologico va applicato anche in campo economico-finanziario.

Solo una visione dell’uomo come persona, vale a dire come soggetto essenzialmente relazionale e connotato da una peculiare ed ampia razionalità, è in grado di agire in conformità con l’ordine oggettivo della morale. Il Magistero della Chiesa ha sempre ribadito con chiarezza, a questo riguardo, che ‘l’attività economica deve essere condotta secondo le leggi e i metodi propri dell’economia, ma nell’ambito dell’ordine morale’.

Discernimento pastorale importante

Il Pontefice non manca poi di ricordare l’apprezzamento per l’impegno quotidiano della Congregazione “nella tutela della retta fede e della santità” dei Sacramenti, in tutte le questioni che oggi richiedono un discernimento pastorale “importante”, come nell’esame dei casi relativi ai ‘graviora delicta’ - quindi i delitti più gravi, tra cui spicca la violenza sessuale perpetrata da un sacerdote ai danni di un minore - e alle domande di scioglimento del vincolo matrimoniale in ‘favore della fede’.

Ascolta e scarica il servizio con le parole del Papa

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26 gennaio 2018, 12:02