Papa Francesco in visita al Presidio Solidale a San Pietro Papa Francesco in visita al Presidio Solidale a San Pietro 

Papa Francesco visita a sorpresa il Presidio Sanitario Solidale

Francesco ha salutato poveri, medici e operatori che assistono i più bisognosi

di Giada Aquilino

Papa Francesco ha fatto visita all’improvviso, oggi pomeriggio, al Presidio Sanitario Solidale in Piazza Pio XII, proprio di fronte la Basilica di San Pietro.

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L’allestimento dell’aerea medica fa parte delle iniziative promosse per la prima Giornata mondiale dei poveri, organizzata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che si celebra questa domenica.

Nel piccolo ospedale da campo nel centro di Roma per questa settimana vengono offerte visite mediche gratuite ai poveri e ai bisognosi, dalle 9:00 alle 16:00.

Papa Francesco è stato accolto da un gruppo di poveri in attesa del turno per essere visitati e si è fermato a scambiare qualche parola e a scherzare con loro. Quindi il Pontefice è stato accompagnato dalle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana per una breve visita del Presidio Sanitario e ha conosciuto e ringraziato i medici specializzati in analisi cliniche, cardiologia, dermatologia, infettivologia, ginecologia e andrologia, che prestano servizio in piccoli ambulatori mobili.

Francesco ha poi conosciuto i volontari della Confederazione delle Misericordie che offrono il loro servizio per rendere operativo l’allestimento del campo, i quali, come sono soliti fare con gli ospiti del Presidio, hanno voluto offrire al Papa - spiega una nota della Sala Stampa della Santa Sede - una bevanda calda per trovare un po’ di ristoro dal freddo.

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Al microfono di Amedeo Lomonaco, l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, sottolinea come la visita del Papa sia stata “un segno concreto, tangibile” di come ci si debba preparare alla Giornata mondiale dei poveri.

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R. - Come sempre, il Papa ci meraviglia perché è venuto all’improvviso. Lo consideriamo un venerdì della misericordia, anche se è stato di giovedì.  Il Papa ha avuto la possibilità di vedere e toccare con mano che qui c’è un piccolo ospedale da campo. Ha apprezzato molto questa iniziativa. Credo che sia un segno concreto, tangibile, di come bisogna prepararsi alla Giornata mondiale dei poveri.

D. - Un segno che si contrappone a quella che è invece la cultura dello scarto;  l’andare incontro alla persona povera, alla persona sofferente, è proprio il segno di una vicinanza, di una prossimità …

R. - Assolutamente sì. Il Papa ce lo ha insegnato non soltanto con l’espressione che colpisce, ma anche condannando molto questa cultura dell’indifferenza. È sufficiente, qui in Piazza San Pietro, vedere quanta presenza di povertà, di desolazione; mattina, notte, sera, 24 ore su 24 … La tocchiamo tutti con mano. Purtroppo, allo stesso tempo, dobbiamo verificare anche quanta insofferenza, indifferenza sia presente. Credo che una giornata, una settimana come questa, debba risvegliare di più il senso della solidarietà.

 D. - A me ha colpito personalmente vedere lo sguardo di questi poveri nel momento in cui hanno visto il Papa. In quel momento c’è una ricchezza totale …

 R. – Perché sentono Papa Francesco vicino a loro. C’era qui un giovane di 35 anni circa, veniva dall’Egitto, non era cattolico, era musulmano, eppure ha detto: ‘Io sento questo Papa molto vicino a me, vicino al mio cuore. Molto vicino al mio cuore’. Il Papa si è fermato anche con lui. Gli ha detto che il suo segretario privato, come lui, proviene dall’Egitto. La presenza, la vicinanza, il condividere, credo siano tutti elementi che creano commozione, ma danno anche una risposta a tante aspettative. Poi, non dimentichiamo: noi pensiamo sempre che siamo noi a dover evangelizzare. La Giornata mondiale dei poveri ci dice che sono loro che evangelizzano noi, perché ci fanno riscoprire l’essenza del Vangelo.

Selene Pera, responsabile gruppo giovanile delle Misericordie italiane, racconta al microfono di Emanuela Campanile l’emozione per la visita di Francesco e l’orgoglio di servire i poveri attraverso l’opera ultracentenaria della Confederazione.

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La salute è uno dei diritti fondamentali della persona umana, ricorda nell'intervista di Giancarlo La Vella il prof. Massimo Andreoni, direttore del reparto di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma.

Ascolta e scarica l'intervista a Massimo Andreoni

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16 novembre 2017, 19:27