Un'immagine di Papa Paolo VI durante il suo viaggio nelle Filippine Un'immagine di Papa Paolo VI durante il suo viaggio nelle Filippine 

Papa Francesco: urgente oggi l'appello di Paolo VI a lavorare per lo sviluppo dell'umanità

A 50 anni dalla pubblicazione dell'Enciclica di Paolo VI "Populorum Progressio", un Convegno a Roma per riflettere sulla sua attualità. Il richiamo allo sviluppo integrale dell'uomo e alla giustizia dei popoli è urgente in un mondo lacerato da guerre e colpito dalla fame. Lo scrive Francesco in un messaggio.

di Adriana Masotti

Cinquant’anni fa la promulgazione della Lettera enciclica di Paolo VI “Populorum Progressio”, un testo di grande attualità. Papa Francesco lo sottolinea nel messaggio inviato ai partecipanti al Convegno “Paolo VI, il Papa della modernità” che si è tenuto ieri, a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura proprio in occasione dell’anniversario, per iniziativa della cattedra di Diritto ecclesiastico dell’Università di Roma Tre in collaborazione con l’Abbazia dei Benedettini.

 “L’appello solenne contenuto nella Lettera ‘a una azione concertata per lo sviluppo integrale dell’uomo’ e per ‘lo sviluppo solidale dell’umanità’- scrive infatti Francesco-  risuona urgente anche ai giorni nostri, mentre la povertà dilaga e la pace viene quotidianamente disattesa in molte parti del mondo”.

Il Papa nota l’utilità della riflessione proposta dal Convegno sulla giustizia tra i popoli. Perché per costruire la pace “è necessario eliminare le cause di discordia, proprio a cominciare dalle ingiustizie; la pace tra gli uomini, infatti, è opera della giustizia”.

“Solidarietà e prossimità sono i valori di quell'autentico umanesimo che è necessario promuovere in ogni epoca”

A partire poi dall’affetto che Paolo VI dimostrò sempre per l’Italia, Francesco nota come “l’anima più genuina del popolo italiano testimonia che la solidarietà e la prossimità sono fondamenti irrinunciabili della comunità umana”.  Solo così, scrive, è possibile “sostenere quell’autentico umanesimo, che è sempre moderno e che non dobbiamo stancarci di rielaborare e promuovere in ogni epoca, pena il degrado della nostra stessa dignità”.

Durante la giornata di studio molti sono stati gli interventi autorevoli come quello del segretario di Stato, card. Piero Parolin, del card. Tarcisio Bertone e dei prof. Carlo Cardia e Giuliano Amato.

Numerose le personalità del mondo politico e della Chiesa italiana, che hanno voluto inviare ai partecipanti un messaggio per ricordare Paolo VI. Dal presidente Sergio Mattarella a Giorgio Napolitano, dal premier Paolo Gentiloni a Marco Minniti, dal vicario di Roma Angelo De Donatis al presidente della Cei Gualtiero Bassetti e al vescovo di Milano mons. Mario Delpini.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

09 novembre 2017, 12:37