Papa: nel mese di novembre preghiamo per i cristiani d'Asia

Il sostegno ai cristiani dell'Asia nel loro impegno al dialogo: questo nel videomessaggio per le intenzioni di preghiera del Papa per novembre. Card Oswald Gracias:"il dialogo è per noi una necessità, è camminare insieme con amore"

di Gabriella Ceraso

Preghiamo per i cristiani in Asiaperché favoriscano il dialogo, la pace e la comprensione reciproca”. E’ quanto chiede Papa Francesco nel videomessaggio per le intenzioni di preghiera del mese di Novembre, iniziativa promossa dalla Rete Mondiale di preghiera del Papa e realizzata dall’agenzia La Machi in collaborazione col Centro Televisivo Vaticano.

Nel video scorrono volti dai tratti somatici diversi che indicano quanto numerose siano le popolazioni e quindi le culture e le religioni dell’Asia: una varietà “che mi colpisce”, afferma il Papa. ”In questo continente” dice “ in cui la Chiesa è una minoranza, la sfida è appassionante”.

“Dobbiamo promuovere il dialogo tra religioni e culture”, è l’esortazione di Francesco, ”il dialogo è parte essenziale della missione della Chiesa in Asia. Preghiamo per i cristiani in Asia, perché favoriscano il dialogo, la pace e la comprensione reciproca, soprattutto con gli appartenenti alle altre religioni”.

Per noi in Asia il dialogo è una necessità”, afferma commentando il videomessaggio, il cardinale Oswald Gracias arcivescovo di Bombay e presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (Fabc).”La Chiesa in questo continente sta facendo molto in tal senso” sottolinea, ”ma non è ancora abbastanza: con la preghiera e con la spinta del Papa sicuramente potremo fare di più”.

Per un dialogo efficace, dice ancora il porporato, occorrono “iniziative diversificate” per i musulmani, i buddsiti, i sikh o gli indù e occorre ribadire che dialogo “non significa proselitismo”, ma proprio secondo le parole del Pontefice, è “camminare insieme”.

Ma di cosa ha bisogno la Chiesa d’Asia oggi? “Deve essere il volto di Cristo” afferma il card Gracias "con amore, compassione e con attenzione alle periferie" e deve essere "inclusiva, solo in questo modo potremo fare la differenza nel continente”. Anche la sfida della sopraffazione, della violenza, che potrebbe intimorire chi vuole il dialogo, deve essere affrontata, sottolinea il porporato, con la "forza della testimonianza e con l'approfondimento delle Scritture, senza mai dubitare della speranza che viene da Cristo".

Il cardinale cita anche il prossimo viaggio del Papa in Asia con sosta in Bangladesh e Myanmar a fine mese: "in questi paesi la Chiesa è piccola ma forte", spiega, "la gente si sta preparando al meglio anche con la guida dei Pastori, e sono certo che riceverà un forte incoraggiamento".

Ascolta l'intervista al card Oswal Gracias

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03 novembre 2017, 18:18