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On-line gratuitamente su Vaticannews.va l’archivio di audiolibri di Radio vaticana

Per tenersi in movimento (almeno col cervello)

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07 aprile 2020

In questi giorni di clausura forzata si ha l’impressione di avere il tempo di fare tutto quello che abbiamo rimandato in passato. Pensiamo a volte di essere dei grandi lettori che semplicemente non hanno modo di coltivare questa passione. Non sempre è così, almeno non per tutti. A volte c’è bisogno di una voce che ci accompagni, che rompa il silenzio e ci racconti una storia. Anche a questo possono servire gli audiolibri messi a disposizione da Vaticannews.va. Si tratta di una vera e propria biblioteca sonora tratta dagli archivi della Radio Vaticana. Romanzi, diari spirituali, fiabe, grandi classici della letteratura italiana e internazionale classica e moderna, restituiscono una galleria di personaggi, di storie, di ambientazioni e di riflessioni che possono essere di grande stimolo in momenti come questi, quando il pensiero ha il tempo di dispiegarsi e cerca continuamente appigli per stabilire relazioni tra le cose. Consultabile secondo vari criteri di scelta, l’archivio spazia da I cavalieri della tavola rotonda di Chrétien de Troyes ad Anna Karenina di Lev Tolstoj, da Cronaca familiare di Vasco Pratolini a Cuore di Edmondo De Amicis, fino alle fiabe di Oscar Wilde Di principi e usignoli, e a Eugenio Onegin di Aleksandr Pushkin passando per Gita al faro di Virginia Woolf. L’elenco sarebbe troppo lungo da riportare, ma ognuno ci potrà trovare qualcosa di adatto al proprio modo di essere, a uno stato d’animo, a un’esigenza improvvisa. Si fa però assoluto divieto di utilizzarli per favorire il sonno, a meno che la pratica non fosse già invalsa con il cartaceo. In realtà secondo gli ultimi studi i libri da ascoltare fanno parte di una nuova tendenza culturale, e rappresentano anche un mercato destinato a cambiare le abitudini di fruizione avvicinando un pubblico diverso. Si tratta di un segmento di fruizione situato in una terra di mezzo tra chi subisce irrimediabilmente il fascino delle pagine da sfogliare e chi non rinuncia alla comodità dei contenuti on demand sullo smartphone, tra video e piattaforme musicali. Complici e incentivi per aziende e ascoltatori sono senza dubbio i dispositivi tecnologici a disposizione, i formati e i supporti digitali, che tengono viva un’industria che esiste da 30 anni, ma che a subìto un’accelerazione solo di recente. A lungo c’è stata diffidenza verso questa nuova forma di divulgazione della letteratura, e anche per questo alcuni scienziati hanno tentato di verificare se realmente l’apprendimento fosse diverso tra la lettura e l’ascolto. Pare di no. Secondo uno studio condotto dall’Università della California e pubblicato sul «Journal of Neuroscience», a livello pratico non cambierebbe quasi nulla. Le informazioni semantiche vengono elaborate in modo simile. Quando leggiamo o ascoltiamo una parola alcune regioni del nostro cervello si attivano in modo analogo e le due modalità stimolano le stesse aree emozionali e cognitive. L’audiolibro diventa quindi a pieno titolo uno strumento di conoscenza, una voce che ci segue in macchina, quando potremo guidarla di nuovo, mentre facciamo jogging, ma non subito, o durante i pomeriggi casalinghi. Anche per questo l’iniziativa di Vaticannews.va può aiutare a utilizzare questo tempo apparentemente fermo per metterci in movimento. Almeno il cervello.

di Marcello Filotei

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