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Polizia di Stato, ordinanza di custodia cautelare a un finto medico argentino Polizia di Stato, ordinanza di custodia cautelare a un finto medico argentino  (ANSA)

Polizia di Stato, ordinanza di custodia cautelare a un finto medico argentino

L'uomo, 63 anni, ritenuto responsabile dei reati di esercizio abusivo della professione medica sul territorio italiano, nonché della somministrazione di medicinali guasti o imperfetti. Sui social dichiarava di essere stato medico di Giovanni Paolo II e di 54 cardinali. Le indagini avviate dopo la denuncia dei genitori di un quindicenne con disturbi neurologici, sottoposto a una terapia che ha causato al ragazzo gravi effetti collaterali. Nella abitazione trovate diverse fiale e provette

Vatican News

La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, nei confronti di un 63enne di nazionalità argentina, ritenuto responsabile dei reati di esercizio abusivo della professione medica sul territorio italiano, nonché della somministrazione di medicinali guasti o imperfetti.

Le indagini, condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Roma, hanno avuto origine dalla denuncia sporta dai genitori di un quindicenne con disturbi neurologici, i quali si erano rivolti al professionista argentino, in quanto ritenuto un "luminare" per quel tipo di patologia, sulla base di informazioni acquisite online. Dalla consultazione di un profilo social e del sito "Fondazione Dr. W.A.S.", riconducibili al sedicente medico, era stata valutata dai genitori la sua alta professionalità, attestata dalle innumerevoli esperienze e specializzazioni riportate, supportate anche dalla millantata vicinanza agli ambienti ecclesiastici. Il 63enne si dichiarava infatti medico di Papa Giovanni Paolo II e riferimento sanitario di 54 cardinali in carica. Tutte circostanze poi smentite in sede di accertamenti investigativi.

Terapia dannosa

Sulla base di tali recensioni, nel 2023, era stato prescritto un percorso di terapia, dal medico descritto come innovativo e sperimentale, che avrebbe utilizzato il "trapianto di cellule staminali" e che, nel tempo, avrebbe portato a un netto miglioramento delle condizioni del giovane. Il percorso terapeutico, durato due anni e per il quale sono stati versati dalla famiglia circa 30 mila euro in contanti, ha comportato cure con infiltrazioni di "cellule staminali" e la prescrizione di integratori e terapie domiciliari che, al contrario, hanno causato al ragazzo gravi effetti collaterali. I genitori, insospettiti dall'aver riscontrato alcuni medicinali e integratori scaduti e che il medico non risultava iscritto al Consiglio dell'Ordine, si sono rivolti alla Polizia Postale.

Le indagini nella abitazione

Le indagini hanno portato ad eseguire, su delega dell'Autorità giudiziaria, una perquisizione presso l'abitazione del sedicente professionista. E nell’abitazione, a pochi passi dal Vaticano, sono state rinvenute circa 400 schede personali di pazienti, di cui alcuni minori affetti da gravi forme di autismo, nonché numerose provette di laboratorio, contenenti esami di urina, sangue e numerose confezioni sigillate di medicinali scaduti da anni. Il materiale è stato oggetto di campionatura e di repertazione grazie al prezioso ausilio del personale tecnico della Polizia Scientifica di Roma; le successive analisi hanno confermato la nocività delle sostanze e consentito all'Autorità Giudiziaria di emettere un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico.

Sono stati sequestrati e convalidati tutti gli spazi web ed i profili social a lui riconducibili, tramite i quali vendeva integratori e pubblicizzava la propria attività. L'indagato è da ritenersi innocente sino a sentenza definitiva.

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05 giugno 2025, 08:00