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Migranti haitiani al confine con la Repubblica Dominicana Migranti haitiani al confine con la Repubblica Dominicana  (ANSA)

Haiti, si aggrava la crisi umanitaria. Santo Domingo espelle donne e bimbi

Sono centinaia le donne incinte o in allattamento espulse dalla Repubblica Dominicana e rimpatriate dall'altra parte dell'isola di Hispaniola. L’Onu denuncia la drammatica violazione dei diritti umani: “Dobbiamo garantire misure di protezione affinché le fasce più vulnerabili della popolazione siano tutelate”

Greta Giglio - Città del Vaticano

Le politiche contro l’immigrazione adottate dalla Repubblica Dominicana acuiscono il dramma umanitario della popolazione haitiana, esponendo a ulteriori pericoli anche donne incinte e madri con bambini piccoli. È quanto denuncia il portavoce delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, riportando i dati raccolti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM): nell’ultimo mese quasi 20.000 haitiani sono stati espulsi da Santo Domingo per essere deportati ad Haiti. Di questi, quasi mille sono donne in attesa o in allattamento.

Il nuovo protocollo della Repubblica Dominicana

Dal 21 aprile le autorità dominicane, nazione che condivide quasi 400 km di confine terrestre con Haiti, stanno attuando un protocollo che prevede l’arresto e l’espulsione degli stranieri senza documenti che si recano negli ospedali pubblici del Paese. Nonostante sia garantita l’assistenza sanitaria prima dell’arresto, questa procedura allontana gli haitiani dall’accesso alle cure e colpisce soprattutto le donne incinte o con neonati. Una chiara violazione delle norme internazionali dell’Onu, che prevedono la separazione tra servizi pubblici e autorità migratorie, per impedire che si diffonda un clima di repressione.

Politiche contro i migranti: emarginazione e deportazione

Il governo dominicano del presidente Luis Abinader ha avviato già da ottobre 2024 un massiccio programma di deportazioni e dall’inizio del 2025 sono stati espulsi oltre 86.000 cittadini haitiani. Le politiche migratorie di Abinader prevedono anche la costruzione di un muro lungo la linea di confine che separa la Repubblica Dominicana e Haiti e il rafforzamento dei controlli. “Intensificheremo la sorveglianza dei confini con 1.500 truppe aggiuntive, oltre alle 9.500 già schierate”, ha affermato nelle scorse settimane Abinader. Nelle aree della frontiera risiedono centinaia di migliaia di haitiani, in fuga dalla grave crisi umanitaria del proprio Paese in balia delle bande criminali.

La denuncia dell’Onu

Questo nuovo sistema di deportazione si profila come l’ennesima violazione dei diritti umani dei migranti haitiani, già soggetti a episodi di razzismo, xenofobia e incitamento all’odio. Ulrika Richardson, coordinatrice umanitaria dell’Onu ad Haiti, afferma l’importanza di attuare misure protettive verso i più vulnerabili. “Queste espulsioni sollevano gravi preoccupazioni in materia umanitaria e di diritti umani - sottolinea Richardson - soprattutto quando riguardano donne incinte o madri con bambini molto piccoli”. Oltre a denunciare la drammatica situazione, l’Onu chiede alla Repubblica Dominicana di attuare politiche migratorie che rispettino la dignità umana, soprattutto a fronte della complessa crisi umanitaria di Haiti. Nell’ultimo anno si è infatti intensificata la violenza delle bande armate, che provoca vittime civili tra sfollamenti, saccheggi, fame e omicidi.

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21 maggio 2025, 15:01