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Cittadini russi di Belgorod e rifugiati da Shebekino, nella Belgorod Arena, dopo gli attacchi ucraini e dei dissidenti russi Cittadini russi di Belgorod e rifugiati da Shebekino, nella Belgorod Arena, dopo gli attacchi ucraini e dei dissidenti russi   (AFP or licensors)

Ucraina, attacchi alle città di frontiera russe e nuovi missili su Kyiv

Il fronte ora è anche al confine tra i due Paesi, con le azioni degli uomini del dissidente Ponomarev nella provincia russa di Belgorod, mentre l’artiglieria ucraina lancia ordigni contro cittadine di frontiera, con un bilancio di due vittime civili. Nuovi tentativi di dialogo tra Usa e Cina

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

La strategia non dichiarata degli attacchi ucraini nel territorio di Mosca, con qualche colpo di cannone e alcuni droni armati, punta a non fare sentire al sicuro i russi fino a che proseguiranno l’aggressione all’Ucraina. Così ieri l’artiglieria di Kyiv ha colpito le cittadine russe di Maslova Pristan, Shebekino, Smolensk, e si sono sentite esplosioni in cinque regioni, da Belgorod a Kursk.  Questo mentre alcuni soldati della Legione del miliardario russo oppositore di Putin, Ilya Ponomarev, addestrati dall’esercito ucraino, superavano il confine per “occupare” lembi di terreno, e pungere l’orgoglio della superpotenza. Il presidente russo Putin ha reagito accusando gli autori degli attacchi di “voler destabilizzare il Paese”.

Nuovi raid su Kyiv, arresti per il rifugio chiuso

Non si sono fermati nemmeno i raid missilistici del Cremlino contro Kyiv, dove quattro persone sono state arrestate per il rifugio rimasto chiuso durante un attacco, che aveva provocato tre vittime, tra le quali una bambina di 9 anni. E nella notte un’autobomba avrebbe colpito quattro presunti collaborazionisti dei russi nella città ucraina di Mykhailivka, occupata dalle truppe di Mosca. Lo ha riferito Ivan Fedorov, sindaco in esilio di Melitopol, al sito the Kyiv Independent. Non è chiaro se i quattro siano sopravvissuti o meno all’attentato. 

Gli Stati Uniti: dialogo con la Cina "essenziale"

Sul fronte diplomatico, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Austin ha dichiarato che il dialogo di Washington con la Cina è “essenziale” per evitare errori di calcolo che potrebbero portare a un conflitto. Questo dopo che Pechino ha rifiutato un incontro formale tra lui e il suo omologo cinese, Li Shangfu. I due si sono stretti la mano e hanno parlato solo brevemente per la prima volta alla cena di apertura di un vertice su difesa e dialogo a Singapore. Il capo della difesa statunitense è impegnato in un tour in Asia che lo ha già portato in Giappone e che comprenderà anche una visita in India, nell’ambito di un’iniziativa degli alti funzionari americani volta a rafforzare le alleanze e le partnership nella regione per contrastare Pechino.

 

 

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03 giugno 2023, 08:55