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La presentazione del bilancio 2022 di Rondine - Cittadella della Pace presso l'Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati La presentazione del bilancio 2022 di Rondine - Cittadella della Pace presso l'Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati 

Presentato il bilancio 2022 di Rondine: una cultura della pace che trasforma i cuori

La guerra tra Russia ed Ucraina ha segnato lo scorso anno anche nella "Cittadella della Pace" di Arezzo, che sta ospitando nella sua World House sei ragazzi provenienti dai due Paesi in conflitto. Un percorso condiviso con altri i giovani provenienti da molte zone di guerra nel mondo. Il cardinale Parolin: la pace rimane un lavoro artigianale che richiede passione. Il presidente Vaccari: con noi dal conflitto si creano sviluppi e cooperazione impensabili in partenza

Michele Raviart - Città del Vaticano

“La pace rimane un lavoro artigianale che richiede passione” e per questo “le iniziative di incontro e di scambio di Rondine sono un gesto di incoraggiamento nei confronti delle sfide della guerra”.  “La comunità globale”, infatti, “è segnata da sfide che hanno conseguenze disastrose per tutte le dimensioni dell’umano”. Sfide interconnesse, perché “la guerra in un determinato Paese non rimane circoscritta ad esso, ma porta con sé conseguenze devastanti che cadono su altri popoli e altri territori”. A ribadirlo è il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, intervenuto questa mattina alla presentazione del bilancio sociale 2022 di "Rondine – Cittadella della Pace" presso l’Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.

Parolin: l'esigenza della pace è una vocazione per i cristiani

“A guerra finita saranno ricostruiti i ponti, le case, le infrastrutture”, ha aggiunto il porporato, “ma non sarà facile ricostruire i cuori delle persone” e “per questo è necessario lavorare non solo sulla risoluzione dei conflitti armati, ma dedicare ogni energia per prevenirli attraverso il dialogo e una cultura di pace. “Per noi cristiani”, ha sottolineato Parolin, “l’esigenza della pace è una vocazione” e in questo senso “la Santa Sede e Rondine devono guardare avanti a un futuro invito di speranza nella pace”, perché “nella valorizzazione della dignità umana bisogna saper coltivare il coraggio e la fiducia necessaria per progettare insieme un domani di pace”.

A Rondine anche ragazzi provenienti da Russia e Ucraina

Nata nel 1997 nell’omonimo borgo a pochi chilometri da Arezzo, la Cittadella della Pace di Rondine ha sviluppato negli anni quello che è stato definito proprio come “Metodo Rondine”, basato sul dialogo e sul confronto tra le differenze e dal quale possono nascere frutti insperati di collaborazione. Circa trecento sono i ragazzi passati attraverso lo Studentato Internazionale – World House, provenienti dai Balcani, dal Medio Oriente, dal Caucaso, che ora sono ritornati nei loro Paesi con un ruolo di leadership in ambito diplomatico e sociale. Nel corso degli anni i ragazzi – attualmente quelli ospitati sono 31 – provengono anche dall’Africa (Sierra Leone, Nigeria, Mali), dalla Colombia, mentre sei di loro sono arrivati dalla Russia e dall’Ucraina. Tre per Paese, hanno deciso di passare due anni a Rondine in un percorso di convivenza quotidiana che include lo studio in un’università italiana.

Vaccari: un impegno a togliere il veleno dai cuori

 “Il 2022 è stato un anno molto importante”, spiega a Vatican News il presidente e fondatore di Rondine Franco Vaccari, “perché ci siamo aperti all’ultima tragedia della guerra ucraina e quindi abbiamo ospitato e selezionato dei giovani provenienti dall’Ucraina e dalla Russia, molto bravi e molto coraggiosi e che cercano di dare un contributo forte per la costruzione della pace, quella che deve avvenire subito e quella che dovrà avvenire dopo. Si stanno impegnando a svelenire i cuori, mentre tutto lascerebbe intendere che i cuori si stanno avvelenando”.

Ascolta l'intervista a Franco Vaccari

La trasformazione creativa dei conflitti

“Abbiamo poi sviluppato un metodo”, aggiunge Vaccari, applicabile “non solo nei contesti di guerra. La trasformazione dei conflitti entra nella società italiana ordinaria, nel mondo delle aziende, nel mondo della scuola. Si sono aperte tredici scuole in Italia che hanno accolto il metodo Rondine, quindi Rondine non vive più solo nel borgo in Toscana, ma anche fuori”. Il metodo, sottolinea “è appunto la trasformazione creativa dei conflitti. Non aver paura delle differenze, ma invece prenderle come un’energia che crea sviluppi e cooperazioni a volte inedite e impensabili”.

Galantino: non è un'utopia parlare di pace

Rondine vuole infatti puntare su “quello che non sembra interesse di oggi”, in una sorta di “dimensione profetica”, ha sottolineato monsignor Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa, che proprio sul metodo Rondine ha pubblicato un volume con Giordano Remondi, “La strana coppia relazione e conflitto”, edito da Il Mulino. “Oggi diventa pericoloso parlare di pace, perché si corre il rischio di essere ridicolizzati”, ma “in direzione contraria e ostinata al modo comune di dire, quella di Rondine non è un’utopia, nel senso peggiore”, ma un’utopia positiva, che nella Cittadella della Pace “si coltiva e si vive.”

Gli altri interventi alla presentazione

“Non dobbiamo uccidere la differenza ma cercare di mettere in castigo gli interessi che creano il conflitto. La differenza crea legame”, ha affermato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, mentre il la capogruppo del Partito democratico alla Camera, Chiara Braga, ha ribadito come quella di Rondine sia “un’esperienza di eccellenza che coniuga la cultura della pace con l’approfondimento dello studio e delle ragioni dei conflitti senza pregiudizi”. Tra le associazioni e le istituzioni presenti anche “Cultura italiae”, il cui presidente Angelo Argento ha ribadito come non ci sia pace senza cultura, mentre l’ambasciatore Pasquale Terracciano, direttore generale per la diplomazia pubblica e culturale del ministro degli Esteri italiano, parlando del “progressivo deterioramento del sistema multipolare”, ha sottolineato l’importanza di “porre al centro la persona umana” sia “un bene comune universale”. “Costruttori di pace non si nasce, si diventa”, ha detto infine il direttore generale di Federcasse Italia Sergio Gatti, sottolineando come l’incontro tra diversità possa creare imbarazzi, che si possono risolvere dialogando e con l’educazione al confronto”. Per Michele Crisostomo, presidente del consiglio di amministrazione di Enel, il metodo Rondine è applicabile anche a scuole e aziende, perché crea un “valore sostenibile”.

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19 aprile 2023, 16:21