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L'udienza del Papa ai dirigenti e dipendenti dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale italiano L'udienza del Papa ai dirigenti e dipendenti dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale italiano  (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

Tridico (Inps): "Dal Papa l’incoraggiamento a fare la differenza sociale in Italia"

Dopo l'udienza con Francesco, lo scorso 3 aprile, il presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sottolinea il ruolo dell'ente quale collegamento solidale tra le generazioni. "Se non c'è questo patto sociale, lavoratori attivi e pensionati non si reggono"

Luca Collodi - Città del Vaticano

Il 3 aprile scorso il Papa ha ricevuto in udienza i dirigenti e i dipendenti dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, l'Inps, che ha festeggiato i 125 anni dalla fondazione, era il 1898 ed era l'allora Cassa Nazionale di Previdenza per l'invalidità e per la vecchiaia degli operai. La sua storia coincide con l'evoluzione dello stato sociale in Italia. Francesco, nel corso dell'udienza, aveva ricordato come il sistema pensionistico italiano sia “una forma di welfare che tiene insieme le diverse generazioni tra loro” mostrando che si è "interdipendenti gli uni dagli altri”. “La previdenza,  aveva quindi sottolineato,  "è una forma di welfare che tiene insieme le diverse generazioni tra loro”, la pensione di un lavoratore, infatti, si sostiene grazie agli anni di servizio prestati dallo stesso, ma anche sul fatto che qualcun altro, “anche lavoratori stranieri che non hanno ancora la cittadinanza italiana”, con la sua attività, la “sta pagando concretamente”.

Una giornata importante

"E' stata una giornata veramente memorabile per me e per tutti i dipendenti dell'Istituto - commenta a Radio Vaticana-Vatican News, il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico - aver  incontrato questa grande generosità del Pontefice, all'indomani del ricovero al Gemelli, è stato emozionante, anche vedere, oltre alla grande illuminazione che regala sempre con i suoi messaggi,  la sua chiarezza nel caso specifico delle pensioni, del lavoro, che sono temi anche molto tecnici. Ha dato indicazioni specifiche per le dipendenze tra generazioni sul modello della ripartizione, sono cose che confermano una profondità e competenza straordinarie. Questo mi ha molto colpito, ci ha poi invitato, mi ha invitato, a continuare il nostro lavoro, perché facciamo veramente la differenza sociale nel Paese".

ascolta l'intervista al presidente Inps, Tridico

Patto tra generazioni

"Il nostro  modello è a ripartizione ed è stato fondato all'indomani della Seconda Guerra mondiale - prosegue Tridico - secondo un principio universalistico per cui i lavoratori di oggi pagano le pensioni dei pensionati di oggi e anche di domani. Se non c'è questo patto sociale i due contenitori, ovvero i lavoratori attivi e i pensionati, non  si reggono. Da cosa sono determinati i lavoratori attivi in un Paese? Dalle nascite, dalla crescita demografica  e dal tasso di occupazione. E il Papa ha voluto sottolineare che servono più  nascite. Ha fatto l'esempio straordinario che non possono essere i cagnolini a pagare oggi le pensioni del futuro, ma sono i figli che nascono e poi diventano lavoratori, come è importante avere salari buoni perché domani pagheranno pensioni buone". Si tratta di messaggi, è opinione di Tridico,  Questi che "sono collegati non solo dal punto di vista morale e  sociale, ma anche dal punto di vista economico, perché sappiamo che un basso tasso di occupazione restituisce un sistema pensionistico fragile. Così come le retribuzioni a nero è un altro elemento su cui  il Pontefice si è soffermato. Non pagare le contribuzioni, l'evasione fiscale e contributiva da parte delle aziende, vuol dire sostanzialmente non riuscire a fare emergere contribuzione per 3,2 milioni di lavoratori che non avranno la pensione nel futuro e quindi saranno anziani poveri".

 Lavoro nero e legalità

"In questi ultimi anni siamo intervenuti per ripristinare legalità in modo straordinario anche con risultati evidenti. Abbiamo visto, prosegue il presidente dell'Inps, che si è ridotta l'evasione fiscale, per esempio, da 130 miliardi a 100 miliardi e si ridotto il tasso di  irregolarità da 3,5 milioni e mezzo a 3,2 milioni. Sono cifre che mostrano una tendenza alla riduzione, ma purtroppo i livelli restano  importanti". Crisi finanziaria e crisi pandemica hanno fatto salire il numero degli utenti Inps, aumentato di 15 milioni rispetto ai 42 ordinariamente  seguiti. "Sostanzialmente - è la conclusione di Tridico - interagiamo con tutta la popolazione italiana per servizi e prestazioni e 404, in particolare, sono i servizi e le prestazioni che si possono chiedere sul sito dell'Istituto e oggi lo facciamo con le migliori tecnologie del Paese. Soltanto utilizzando una grande innovazione possiamo raggiungere queste cifre  importanti".

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05 aprile 2023, 11:08