Cerca

Sisma in Turchia e Siria, persone ancora estratte vive dopo centinaia di ore sotto le macerie Sisma in Turchia e Siria, persone ancora estratte vive dopo centinaia di ore sotto le macerie  (ANSA)

Sisma, il bilancio supera i 41mila morti

Sono 41.700 le vittime nel terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Intanto si registrano ancora degli eccezionali salvataggi di persone sotto le macerie a 11 giorni dalla prima devastante scossa e l’Onu chiede aiuti alla comunità internazionale

Marco Guerra – Città del Vaticano

I funzionari e medici che seguono le operazioni di soccorso hanno aggiornato il bilancio del sisma. Circa 38.044 persone sono morte in Turchia e 3.688 in Siria a causa della scossa del 6 febbraio, portando il totale a 41.732 vittime.

Salvate ancora persone

Si scava ancora però tra le macerie e si verificano alcuni salvataggi che hanno del miracoloso, ieri una donna di 27 anni è stata estratta viva dopo 258 ore a Kahramanmaras, la città turca epicentro del terremoto; poco prima è stata la volta di una madre e i suoi due bambini ad Antiochia. E diventa allarmante il fenomeno dei tentati rapimenti in ospedale di bambini feriti dal sisma. Dopo lo sventato sequestro di Aya, la neonata trovata viva tra le macerie, un nuovo episodio è stato segnalato nel distretto di Samandag.

L’Onu: un miliardo di dollari per le popolazioni colpite

In Turchia gli edifici danneggiati o crollati sono 50.500 e per aiutare le popolazioni turche e siriene l’Onu chiede un miliardo di dollari alla comunità internazionale, fondi serviranno per far fronte all’assistenza umanitaria per 5,2 milioni di persone per tre mesi, spiegano le Nazioni Unite. Il Palazzo di Vetro sottolinea che la Turchia ospita il maggior numero di rifugiati al mondo,  e chiede di mostrarsi solidali con il popolo turco. Il segretario dell’Onu Guterres risponde invece alle organizzazioni umanitarie -  che denunciano una situazione particolarmente difficile in Siria – annunciando l’ingresso nel Paese arabo di 117 camion carichi di aiuti.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

17 febbraio 2023, 09:01