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 Il veicolo della Caritas colpito nella regione di Kharkiv Il veicolo della Caritas colpito nella regione di Kharkiv

Ucraina, prete e suora sopravvissuti ad attacco alla missione Caritas a Kharkiv

Scampati ad un attacco russo mentre si recavano nel villaggio di Lyptsi per portare soccorso a quanti hanno perso la casa. È successo il 24 gennaio scorso a suor Daria Panast e a padre Vitaliy Zubak della Caritas di Kharkiv. Una consorella della religiosa racconta l'accaduto e avverte: “come operatori umanitari la nostra missione non si ferma, ma dobbiamo prestare molta attenzione”

Svitlana Dukhovych – Città del Vaticano

Hanno rischiato la vita mentre svolgevano la loro missione umanitaria. Lo scorso martedì 24 gennaio suor Daria Panast della Congregazione di San Giuseppe e padre Vitaliy Zubak, sacerdote greco-cattolico dell’Esarcato di Kharkiv, sono rimasti feriti vicino al villaggio di Lyptsi, nella regione di Kharkiv, in seguito all’attacco di artiglieria dei militari russi che ha colpito la vettura della Caritas locale a bordo del quale viaggiavano insieme a due operatrici. Ora il sacerdote e la religiosa sono ricoverati in ospedale e sono in via di guarigione. Lo spiega a Vatican News suor Oleksia Pohranychna, consorella di suor Daria.

Ascolta l'intervista a suor Oleksia Pohranychna

Qual'è stata la dinamica dell'accaduto?

Lo scorso 24 gennaio suor Daria, insieme ad un gruppo di volontari della Caritas di Kharkiv, doveva recarsi nel villaggio Lyptsi, occupato dai russi fino al settembre scorso. Suor Daria lavora per il progetto “Caldo per l'inverno” mirato ad aiutare le tante persone rimaste senza una casa. Per ricevere donazioni e aiuti economici da parte dei benefattori, occorre recarsi sul posto: documentare, fotografare. Quindi si registrano i nomi di quanti necessitano di assistenza in modo che possano ricevere i contributi per ricostruire una casa o, semplicemente, per comprare la legna necessaria a sopravvivere d’inverno. Il gruppo è partito verso le 9:30 da Kharkiv. Al volante c'era un sacerdote, a bordo suor Daria insieme a due volontari della Caritas. La notizia del loro arrivo era giunta agli abitanti di Lypsti attraverso Telegram: in molti li attendevano per poter beneficiare del loro aiuto. Proprio nel momento in cui il veicolo stava per entrare nel villaggio, nei pressi di un checkpoint si verificato un attacco russo: un’esplosione a soli 15 metri di distanza dal lato passeggero ha provocato la distruzione dell'autovettura e diverse lesioni a padre Vitaliy e a suor Daria. Le altre due persone sono riuscite a fuggire. La mancanza del giubbotto antiproiettile ha comportato il ferimento della religiosa all’addome, alle braccia e alle gambe, ma le ha anche consentito un’agilità nei movimenti e quindi per lei, nonostante il grande spavento e il dolore, è stato possibile liberarsi dalla cintura di sicurezza e faticosamente uscire fuori dal veicolo. Poco dopo sono arrivati i soccorsi dei soldati ucraini che hanno condotto il gruppo in un altro villaggio. Terminato l’attacco russo tutti sono stati portati in ambulanza all’ospedale di Kharkiv per ricevere le cure necessarie: suor Daria e padre Vitaly hanno perso molto sangue. Quest’ultimo ha sfiorato la morte, schegge di proiettile lo hanno ferito alla testa, appena sotto la tempia, e alla mano destra. I due hanno riportato qualche contusione. Il medico ha detto loro di riposare e che pian piano si riprenderanno.  Padre Vitaliy ha anche un ematoma alla testa: quando c’è stata l’esplosione, la vettura si è alzata in aria per poi ricadere a terra.

Il veicolo della Caritas colpito
Il veicolo della Caritas colpito

Qual è il loro umore, cosa dicono?

Tutti e due dicono: “Grazie a Dio siamo vivi”. Dicono che quel giorno per loro è stato come nascere una seconda volta. I medici dicono che per guarire è necessaria serenità. Entrambi sono persone di preghiera. Ogni giorno andiamo a visitarli. Padre Andrea Nasinnyk, direttore della Caritas, porta loro la comunione, quindi loro vivono con Gesù. Credo che entrambi abbiano voglia di guarire prima possibile e ritornare a casa. Sono di buon umore.

Suor Daria Panast (in basso a sinistra) ferita durante una missione umanitaria, regione di Kharkiv
Suor Daria Panast (in basso a sinistra) ferita durante una missione umanitaria, regione di Kharkiv

Quanto accaduto come ha influenzato la missione della Caritas in quelle zone?

La missione della Caritas non si ferma, ma credo che questo sia stato un segnale per noi: dobbiamo prestare attenzione quando ci rechiamo in questi luoghi, bisogna avere maggiore protezione, attenersi di più alle regole. Anche ieri notte a Kharkiv è arrivato un missile e ha distrutto un palazzo. Noi che ci troviamo in questa zona così pericolosa, dobbiamo prestare particolare attenzione perché la vita di ogni persona umana è il dono più prezioso che abbiamo.

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31 gennaio 2023, 12:13