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L'argentino Leo Messi fronteggia il polacco Robert Lewandowski (Reuters) L'argentino Leo Messi fronteggia il polacco Robert Lewandowski (Reuters) 

Mondiali, l’umanità dello sport tra vittorie inaspettate e gesti simbolici

Penultima giornata della fase a gironi dell’inusuale mondiale invernale in Qatar. Numerose le sorprese e le emozioni, con risvolti spesso capaci di andare ben oltre il semplice rettangolo di gioco

Edoardo Giribaldi – Città del Vaticano

La fase a gironi della Coppa del mondo in Qatar volge al termine. Tra oggi, 1 dicembre, e domani verranno emessi gli ultimi verdetti riguardanti le squadre che approderanno alla fase finale del torneo. Finora è stato però anche il Mondiale dei tanti gesti e azioni capaci di arrivare dove gli antagonismi internazionali spesso non riescono.

La protesta silenziosa

Su tutti spicca il simbolico silenzio dei giocatori dell’Iran nel corso della tradizionale esecuzione dell’inno nazionale prima del match inaugurale contro l’Inghilterra. Un gesto forte, che ha provocato numerose reazioni anche da parte del governo. La silenziosa protesta è stata ulteriormente rafforzata dalla decisione di indossare felpe nere per gli allenamenti in segno di lutto per le numerose vittime causate dalla repressione delle manifestazioni nel Paese.

L'abbraccio consolatorio

Un altro bel gesto, sempre con protagonisti i giocatori iraniani, ha visto questi ultimi venire rincuorati dai calciatori statunitensi al termine della partita vinta per 1-0 dagli americani. Un match ricco di tensione, molto più che sportiva, per il quale il difensore iraniano Ramin Rezaeian è scoppiato in lacrime. A rincuorarlo ci ha pensato il rivale di campo Yunus Musah, che si è premurato di abbracciarlo e consolarlo in un’immagine che ha poi fatto il giro del mondo.

L'abbraccio tra Ramin Raezaeian e l'americano Yunus Musah (ANSA)
L'abbraccio tra Ramin Raezaeian e l'americano Yunus Musah (ANSA)

I messaggi dagli spalti

Ma i gesti non si sono limitati al rettangolo di gioco: sugli spalti diversi tifosi hanno voluto far sentire la propria voce in favore dei diritti e contro la guerra. Un’altra istantanea diventata poi virale è quella scattata prima della partita Iran-Galles. Una ragazza con delle lacrime nere dipinte sul volto mostra alla telecamera una maglietta con il nome di Mahsa Amini, la ragazza uccisa dalle autorità locali per non avere indossato correttamente il velo e diventata simbolo delle proteste in Iran.

La maglia a sostegno di Mahsa Amini (Reuters)
La maglia a sostegno di Mahsa Amini (Reuters)

I risultati sportivi

Anche sul piano sportivo non sono mancate le sorprese. Da segnalare le vittorie, nei giorni scorsi, del Giappone sulla Germania e dell’Arabia Saudita sull’Argentina. La nazionale capitanata da Leo Messi si è riscattata poi ieri sera, battendo la Polonia per 2-0. Di ieri anche il successo della Tunisia per 1-0 sui campioni del mondo in carica della Francia. Oggi la Germania si gioca invece la qualificazione contro la nazionale del Costa Rica. Ai tedeschi serve una vittoria, ma molto dipenderà anche dall’altra partita, che vedrà la Spagna sfidare il Giappone.

 

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01 dicembre 2022, 08:16