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Il segretario della Nato Jens Stoltenberg Il segretario della Nato Jens Stoltenberg 

La Nato avverte la Russia: l'uso di armi atomiche avrà conseguenze

“Qualsiasi uso di armi nucleari avrà conseguenze serie per la Russia”, lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg in un’intervista, definendo la retorica di Putin sul nucleare "pericolosa" e "sconsiderata". Intanto sul terreno avanzano le truppe di Kiev nella regione di Kherson e nell’est del Paese

Marco Guerra – Città del Vaticano

La risposta a Putin, riguardo al paventato impego di testate nucleare tattiche per proteggere i nuovi confini autoproclamati delle repubbliche annesse, arriva direttamente arriva dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che parla di retorica pericolosa e conseguenze gravi che cambierebbero la natura del conflitto. Il numero uno dell’Alleanza Atlantica ha poi chiarito che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve essere mai combattuta e che la Nato risponderà ferma e unita anche ad ogni attacco alle sue infrastrutture. Infine, Stoltenberg sottolinea che l’adesione dell’Ucraina alla Nato deve ricevere il pare positivo di tutti i membri dell’Alleanza.

Appello per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato

Intanto nove Paesi ex comunisti sostengono l’ingresso di Kiev nella Nato. Nella nota congiunta di Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Romania e Slovacchia si legge: "Sosteniamo l'Ucraina nella sua difesa contro l'invasione della Russia, chiediamo che la Russia si ritiri immediatamente da tutti i territori occupati e incoraggiamo tutti gli alleati ad aumentare sostanzialmente i loro aiuti militari all'Ucraina". Dal canto suo, il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky si dice fiducioso rispetto all’ipotesi di adesione. L’ottimismo di Zelensky deriva anche dalla riconquista di diversi insediamenti nei pressi di Kherson nel Sud e della città di Lyman nell’est del Paese, mentre Germania, Norvegia e Danimarca hanno annunciato un nuovo invio di armi al governo di Kiev. 

Arruolamenti forzati nelle aree annesse

In Russia la Corte Costituzionale approva le annessioni delle repubbliche separatiste ucraine. Dai territori annessi arrivano le segnalazioni di reclutamento forzato di soldati. Il sindaco di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia appena annessa, riferisce che gli uomini vengono presi nelle strade per essere portati all’ufficio del comandate locale “per essere registrati”.

 

 

 

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03 ottobre 2022, 10:20