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Una donna palestinese tra le macerie di Gaza City Una donna palestinese tra le macerie di Gaza City 

Gaza, regge la tregua. Il parroco: torni la pace

Tra l'esercito israeliano e i miliziani palestinesi della Jihad islamica l'azione mediatrice dell'Egitto sembra riuscita a riportare la calma. In un primo momento, subito dopo l'annuncio del cessate il fuoco, erano proseguiti i lanci di razzi palestinesi e i raid israeliani. Dalla parrocchia della Striscia, padre Romanelli : preghiamo perchè si continui sempre a lavorare per la pace

Paolo Ondarza e Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

Secondo la Bbc, gli isolati colpi di arma da fuoco da entrambe le parti prima e subito dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco, alle 23:30 ora locale, non hanno intaccato l'intesa mediata dall'Egitto.  

Israele riapre i valichi

Israele ha riaperto sia il valico commerciale di Kerem Shalom, la cui chiusura aveva provocato fra l'altro la cessazione delle attività della centrale elettrica di Gaza, sia il valico per i passeggeri di Erez da dove hanno ripreso a transitare 14 mila manovali di Gaza impiegati in Israele. Nella notte di domenica le sirene avevano continuato a suonare nel sud di Israele: dalla Striscia di Gaza infatti inizialmente erano proseguiti i lanci di razzi e gli annunciati raid di risposta da parte di  Israele non si sono fatti attendere. L’esercito dello Stato Ebraico precisa di aver colpito "un ampio numero" di obiettivi della Jihad a Gaza.  Nelle ultime ore il governo israeliano ja comunicato di aver raggiunto quanto si prefiggeva con l’operazione Breaking Dawn che in soli tre giorni ha provocato almeno 40 morti e oltre 300 feriti, anche tra i bambini.

Mediazione egiziana

All’accordo, confermato dalla Jihad, si sarebbe arrivati grazie all’impegno del Cairo per il rilascio dei due membri del gruppo radicale palestinese Bassem al-Saadi e Khalil Awawdeh, ma Israele non conferma. Fino all’annuncio della tregua la situazione è rimasta quella di una guerra nonostante lo svolgimento senza complicazioni ieri a Gerusalemme della ricorrenza della Tisha B’Av. Senza internet Gaza dove in due attacchi domenica sono state uccise 8 persone tra cui 4 minori. Sempre domenica su Israele una pioggia di circa 1000 razzi, riferisce l’esercito, è caduta per la prima volta anche sulle aree di Gerusalemme e Beersheva dove come a Tel Aviv la popolazione è riparata nei rifugi. Qui non si contano vittime, ma danni ad edifici.

Gli appelli della comunità internazionale

Intanto si moltiplicano gli appelli delle Nazioni Unite e della comunità internazionale affinchè le due parti continuino a rispettare lo stop alle ostilità. Il presidente Usa Joe Biden plaude al cessate il fuoco e con l'Ue chiede una indagine "un'indagine tempestiva e approfondita". Dalla riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu l'appello al ritorno a negoziati per una soluzione praticabile a due Stati.

Il parroco di Gaza: torni la pace

“Speriamo che non sia solo una tregua ma che torni la pace” commenta padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza: “Stiamo tutti bene ma i disagi sono molti. Le violenze degli ultimi giorni - prosegue - hanno sorpreso gran parte della popolazione: nella parrocchia cattolica di Gaza abbiamo sospeso tutte le attività in corso. Grazie a Dio avevamo concluso un campo estivo per 230 ragazzi e giovani. Non c’è sicurezza. Tutto ora è stato sospeso, tranne l’adorazione eucaristica quotidiana e la Santa Messa. Sono stati pochi giorni di violenze, ma molto intensi. Non ce lo aspettavamo anche perché quest’anno la situazione sembrava più serena: Israele aveva rilasciato alcune migliaia di permessi per lavoratori palestinesi. Speriamo che la situazione si calmi al più presto e a tutti chiediamo di pregare e lavorare per la pace, per una giustizia salda tra le popolazioni e per la riconciliazione”.

Ascolta la dichiarazione di padre Gabriel Romanelli

Ultimo aggiornamento 09.08.2022 ore 07.30 

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08 agosto 2022, 08:44