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Da sinistra il presidente turco Erdogan, l'omologo ucraino Zelensky e il segretario generale dell'Onu, Guterres (Reuters) Da sinistra il presidente turco Erdogan, l'omologo ucraino Zelensky e il segretario generale dell'Onu, Guterres (Reuters)

Erdogan a Leopoli: "Noi con l'Ucraina, pronti a ospitare colloqui di pace"

Il presidente turco, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Leopoli, ha anche ribadito l'importanza dell'accordo sull'esportazione del grano. Mosca intanto boccia la proposta avanzata dall’Onu di demilitarizzare la zona intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe

Andrea De Angelis - Città del Vaticano 

"Siamo pronti a mettere in campo il nostro ruolo di facilitatori e mediatori con l'obiettivo di riprendere il negoziato" per arrivare al cessate il fuoco tra Ucraina e Russia che era stato avviato a Istanbul. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante la conferenza stampa congiunta con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky e il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Leopoli. La Turchia è "dalla parte dell'Ucraina", ha aggiunto, sottolineando che informerà l'omologo russo Vladimir Putin riguardo alle discussioni avute oggi a Leopoli con il  Zelensky e Guterres. 

Il nodo Zaporizhzhia 

Mosca intanto respinge la proposta, arrivata proprio da Guterres, di demilitarizzare la zona intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe. Lo ha dichiarato il vice portavoce del ministero degli Esteri russo, Ivan Nechaev. "Le proposte di una zona smilitarizzata intorno alla centrale nucleare sono inaccettabili. La loro attuazione renderà l’impianto ancora più vulnerabile", ha detto Nechaev in un briefing con la stampa, in cui ha ribadito che, come già annunciato da Mosca, la visita degli esperti dell’Aiea all’impianto avverrà "in un futuro molto prossimo". E mentre gli Stati Uniti dicono di essere "a conoscenza di rapporti secondo cui i militari russi hanno maltrattato" il personale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia - lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price -, la Russia replica definendo simili affermazioni delle "pure menzogne". 

Kiev e Ankara

"Le Nazioni Unite devono garantire la sicurezza di questo impianto strategico, la sua smilitarizzazione e la completa liberazione dalle truppe russe", ha detto Zelensky dopo aver incontrato Guterres a Leopoli. Il leader ucraino ha anche rinnovato le accuse ai russi di effettuare attacchi alla centrale: un "terrore deliberato" che "può avere conseguenze catastrofiche per il mondo intero", ha avvertito. Zelensky poi ha voluto sottolineare l'importanza delle parole dell'omologo turco, con la visita di Erdogan a Leopoli che ha rappresentato un "potente messaggio di sostegno da parte di un Paese così importante" all’Ucraina. 

Bombe su Mykolaiv

Nella notte i russi hanno nuovamente attaccato la cittadina di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo ha detto il sindaco Oleksandr Sienkovych, come riferisce Ukrinform. Mykolaiv è stata oggetto di un attacco anche ieri, che ha provocato un morto e due feriti. Il bilancio dei bombardamenti su Kharkiv di due giorni fa si è aggravato: sono almeno 12 le vittime, decine i feriti. 

Polemica su Medvedev

Scoppia infine la polemica dopo le parole pronunciate dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitri Medvedev, che si rivolge ai Paesi chiamati ad andare presto alle urne: “Vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità“, ha scritto sul suo canale Telegram sottolineando che “i voti degli elettori sono una potente leva di influenza”. Numerose le repliche, tra cui quella del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio: "Grave ingerenza, le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa. Noi lavoriamo per diversificare le fonti di approvvigionamento del gas perché non si può dipendere da chi, con i soldi degli italiani, finanzia la guerra sanguinosa in Ucraina con effetti che stanno anche facendo aumentare in maniera vertiginosa i prezzi delle bollette”.

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19 agosto 2022, 07:55