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La crisi della nutrizione sta provocando la crescita del numero dei bambini malnutriti. (foto d'archivio dal Madagascar) La crisi della nutrizione sta provocando la crescita del numero dei bambini malnutriti. (foto d'archivio dal Madagascar) 

Unicef: oltre 8 milioni di bambini rischiano di morire per malnutrizione

A lanciare l’allarme è il direttore generale dell’Organizzazione Catherine Russell che chiede interventi rapidi. I Paesi più duramente colpiti dalla crisi della nutrizione sono 15, servono cure e alimenti terapeutici per minori sotto i 5 anni per i quali si registra anche una forte diminuzione dei tassi di vaccinazione contro le malattie dell’infanzia

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Dall’inizio dell’anno, ogni giorno, un bambino al minuto è stato colpito da malnutrizione acuta grave: è una delle conseguenze della crisi globale della nutrizione in seguito alla quale è cresciuto notevolmente il numero dei minori sotto i 5 anni che soffrono di malnutrizione acuta grave. Lo rivela Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef.

Grano e soia non sono sufficienti

Nei 15 Paesi più duramente colpiti, oltre 8 milioni di bambini potrebbero morire se non ricevono subito cure e alimenti terapeutici. “I bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave sono troppo deboli e malati per mangiare cibo normale - spiega Russel -. Non possono essere salvati con sacchi di grano o di soia. Per sopravvivere, hanno bisogno di nutrizione terapeutica urgente”.

Crisi nutrizionale e diminuzione delle vaccinazioni

L’attuale crisi della nutrizione si deve alle conseguenze economiche della pandemia, alla guerra in Ucraina e in altre parti del mondo, alla siccità causata dal cambiamento climatico. E se l'aumento dei tassi di malnutrizione acuta grave è già abbastanza rilevante, si legge in un comunicato del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, purtroppo si registra anche una forte diminuzione dei tassi di vaccinazione contro le malattie dei bambini. Per il direttore generale dell’Unicef “questa situazione potrebbe rapidamente diventare più di una crisi nutrizionale”, e senza un'azione rapida, ci si potrebbe trovare di fronte a una crisi di sopravvivenza dei bambini. “Se avete mai incontrato un bambino con malnutrizione acuta grave - aggiunge Catherine Russel - il suo ricordo non vi lascerà mai. Ricorderò sempre i bambini piccoli e fragili che ho visto nelle recenti missioni in Etiopia e in Afghanistan. Sono fra i milioni di bambini che oggi in tutto il mondo soffrono di malnutrizione acuta”.

Il rapporto Onu su sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo

Secondo il rapporto 2022 dell'Onu “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo”, pubblicato il 6 luglio scorso, sono 828 milioni, nel 2021, le persone che soffrono la fame. Ripsetto al 2020 se ne contano circa 46 milioni in più e oltre 150 milioni dall'inizio della pandemia di Covid-19. Dal documento, redatto congiuntamente dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), dal Programma Alimentare Mondiale (WFP) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), emerge che nel 2021, circa 2,3 miliardi di persone in tutto il mondo erano in una situazione di insicurezza alimentare moderata o grave e che quasi 924 milioni di persone (11,7% della popolazione mondiale) hanno sofferto di insicurezza alimentare grave, con un aumento di 207 milioni in due anni. Secondo il rapporto, 45 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni abbiano sofferto di deperimento, la forma più letale di malnutrizione, che, in età infantile, aumenta fino a 12 volte il rischio di morte, mentre sono 149 milioni quelli che hanno subito un ritardo di crescita e di sviluppo, a causa di una carenza cronica di nutrienti essenziali nella loro alimentazione.

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19 luglio 2022, 15:49