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Sri Lanka: uno dei palazzi istituzionali occupati Sri Lanka: uno dei palazzi istituzionali occupati 

In Sri Lanka un presidente ad interim

Il primo ministro dello Sri Lanka ha giurato come presidente ad interim del Paese. Il Parlamento eleggerà il nuovo capo di Stato il 20 luglio, dopo le dimissioni di Rajapaksa presentate da Singapore. Si apre una nuova fase politica dopo le sanguinose proteste culminate nell’assalto al palazzo presidenziale la scorsa settimana. Non mancano sfide e incognite, come sottolinea lo studioso di relazioni internazionali Antonello Biagini

Alessandro Di Bussolo e Fausta Speranza – Città del Vaticano

Il primo ministro dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, ha giurato come presidente ad interim del Paese e il Parlamento eleggerà il nuovo presidente il 20 luglio, dopo le dimissioni di Gotabaya Rajapaksa: lo hanno reso noto oggi gli uffici del primo ministro e dello speaker del Parlamento. Le candidature per la carica di presidente saranno ricevute martedì prossimo e i deputati voteranno il giorno successivo, ha precisato l'ufficio dello speaker Mahinda Yapa Abeywardana. Nel frattempo, Wickremesinghe, 73 anni, ha prestato giuramento davanti al giudice capo, Jayantha Jayasuriya. Della svolta nel Paese e delle prospettive che si aprono abbiamo parlato con Antonello Biagini, esperto di relazioni internazionali: 

Ascolta l'intervista con Antonello Biagini

La corruzione che ha incendiato gli animi

Innanzitutto il professor Biagini amplia lo sguardo agli ultimi quarant'anni per dire che diverse vicende hanno messo a dura prova il Paese, tra cui i fatti legati alla formazione paramilitare denominata Tigri per la liberazione della patria Tamil, il pesante terremoto e poi la pandemia. Afferma, inoltre, che su tutto ha giocato un ruolo il livello di corruzione. Sottolinea che dopo l'ingresso dei manifestanti al palazzo presidenziale e la fuga del presidente la popolazione deve nutrire grande attesa per cambiamenti incisivi. Certamente - nota - i tempi stretti per nuove elezioni vengono incontro al bisogno di cambiamento ma nello stesso tempo non rendono facile un processo di rinnovamento. 

Il peso del debito pubblico 

Lo studioso mette in luce la questione del debito con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) che evidentemente lo Sri Lanka non riesce a pagare. Non riesce neanche a pagare gli interessi. E a questo proposito l'appello degli osservatori è che il Fondo possa rivedere alcune scadenze di pagamento. Nel frattempo - dice Biagini - è importante che si ritrovi una dimensione appropriata della politica all'interno e che i Paesi più forti della regione si muovano considerando la delicatezza della situazione. 

L'ombra del conflitto in Ucraina

Biagini ricorda che al mondo ci sono tanti conflitti ma sottolinea anche che indubbiamente quello in Ucraina ha caratteristiche che ne fanno una crisi con ripercussioni sentite o potenziali ben oltre l'area interessata. Tra tante conseguenze, c'è quella dei prezzi delle materie prime e dei cereali che, in qualche modo, nelle logiche commerciali attuali - afferma Biagini - può avere a che fare  anche con il rialzo del prezzo del riso in Sri Lanka, aumentato nelle ultime settimane del 95 per cento. Biagini ricorda che in tutte le guerre ci sono state speculazioni sui prodotti in genere e sui prodotti alimentari ma ribadisce che situazioni tanto complesse come quella relativa alla crisi ucraina si prestano in particolare a meccanismi di speculazioni a catena.  

Le dimissioni di Rajapaksa 

Le dimissioni del presidente Rajapaksa dalla guida dello Sri Lanka in grave crisi economica, sono state annunciate dal presidente del Parlamento Mahinda Yapa Abeywardana, al quale il capo dello Stato aveva anticipato la decisione da Singapore. Abeywardana ha detto ai giornalisti di aver accettato le dimissioni. Secondo la costituzione dello Sri Lanka, il primo ministro, Ranil Wicremesinghe, diventerà automaticamente presidente ad interim fino a quando il parlamento non potrà eleggere successore di Rajapaksa per il resto del suo mandato. Non è ancora chiaro se l’ex presidente resterà a Singapore dopo l'uscita dallo Sri Lanka.

Ancora disordini

Intanto, le proteste nel Paese hanno causato anche mercoledì la morte di un dimostrante, soffocato per il lancio di gas lacrimogeni, mentre altri 84 sono stati ricoverati con diverse ferite dopo l'assalto all'ufficio del primo ministro nella capitale Colombo. E nella notte tra mercoledì e giovedì un soldato e un agente sono rimasti feriti negli scontri avvenuti con i manifestanti davanti al Parlamento. Dopo le dimissioni di Rajapaksa, la situazione dovrebbe tranquillizzarsi. I manifestanti hanno annunciato che lasceranno gli edifici governativi occupati da diversi giorni, ma anche che continueranno la lotta per chiedere la soluzione della grave crisi economica. 

ultimo aggiornamento ore 17.15

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15 luglio 2022, 09:20