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L'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal L'evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal

Zelensky apre ad un possibile accordo con la Russia. Da Biden altri aiuti militari

Sono in arrivo all’Ucraina altre armi e munizioni dagli Stati Uniti, mentre il presidente Zelensky lancia proposte a Mosca. Cresce intanto la tensione in attesa del 9 maggio, giorno delle celebrazioni russe per la vittoria sul nazismo durante la seconda guerra mondiale

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

L'Ucraina potrebbe accettare un accordo se le forze di Mosca si ritirassero "sulle posizioni del 23 febbraio". Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky, aprendo evidentemente a colloqui di pace senza chiedere la Crimea indietro. Proposta che Mosca non sembra però avere intenzione di accettare, facendo trapelare dal Parlamento che la Russia resterà per sempre nel sud dell’Ucraina. Cresce intanto la tensione nell’approssimarsi del 9 maggio, data di celebrazione della vittoria dei russi sui nazisti. Per quel giorno a Odessa è stato annunciato il coprifuoco per l’alto rischio che possa essere bombardata dai russi. 

Gli aiuti Usa a Kiev

Dall’acciaieria Azovstal a Mariùpol sarebbero stati evacuati altri 23 civili, notizia di Mosca che l’Ucraina non conferma, mentre a Kiev è stato disperso un raduno di mogli di militari sotto assedio nella fabbrica che chiedevano la loro uscita, oltre a quella dei civili. E mentre direttamente dal Cremlino arriva un attacco alla Polonia, ritenuta una fonte di minacce, dagli Stati Uniti, che ancora non confermano che la fregata russa Makarov sia stata colpita nel Mar Nero, il presidente Joe Biden annuncia altri aiuti militari agli ucraini, munizioni, radar e altro equipaggiamento per un valore di 150 milioni di dollari.

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07 maggio 2022, 08:48