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Ucraina, la città di Buzova bombardata Ucraina, la città di Buzova bombardata 

Ucraina, Mariupol è allo stremo

Si è intensificata l'offensiva russa sulle regioni orientali dell'Ucraina e la città assediata di Mariupol non ha quasi più munizioni. Zelensky ha parlato di una città distrutta. L'esercito russo ne rivendica il completo controllo. Intanto Kiev denuncia: 33mila abitanti di Mariupol deportati con la forza in Russia e nel Donetsk occupato

VATICAN NEWS

Questa notte gli allarmi antiaerei sono scattati nelle regioni di Leopoli, Dnipro, Ternopil, Volyn, Zakarpattia, Sumy e altre città, mentre a Mariupol, nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno conquistato nuovo territorio. Ma gli ucraini - si stimano circa 3mila combattenti - continuano a difendere il porto principale e l’acciaieria Azovstal. Intanto il Comando dell'Aeronautica militare di Kiev fa sapere che sono stati abbattuti un aereo e quattro elicotteri russi, ma si temono nuove offensive nell’est del Paese e azioni provocatorie nell’area della Moldova occupata.

La denuncia di deportazioni

Sono 33.000 gli abitanti di Mariupol che sono stati deportati con la forza in Russia e nei distretti temporaneamente occupati della regione di Donetsk. Lo ha annunciato la commissaria ucraina per i diritti umani Lyudmila Denisova nel suo canale Telegram, come riporta Unian. Nelle zone occupate della città "è in corso una brutale retata di civili, condotta con l'assistenza di collaboratori locali", ha detto Denisova.

A Mariupol il porto sotto il controllo russo  

Il capo della repubblica separatista filo-russa di Donetsk, nel Donbass, citato dalla Tass, sostiene che il porto di Mariupol è sotto il controllo russo. "Mariupol è oggi il cuore di questa guerra", ribadisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sottolineando che più forte sarà la posizione dell'Ucraina a Mariupol, più forte sarà a Est e, di conseguenza, la parte ucraina avrà un vantaggio nei negoziati, "nel dialogo con la Russia".  In un drammatico appello su Facebook attribuito alla 36esima brigata dei marines ucraini si legge: "Per più di un mese, abbiamo combattuto senza ricevere rifornimenti". Secondo l'esercito ucraino, "i collegamenti con la difesa della città sono solidiE e il sito della brigata è stato hackerato.

Diplomazia austriaca a lavoro

Sul fronte diplomatico, oggi si è recato a Mosca, per incontrare il presidente Vladimir Putin, il cancelliere austriaco Karl Nehammer. E' il primo leader europeo a visitare la capitale russa dall’inizio dell'invasione dell'Ucraina.  Nehammer, dopo l’incontro con  Putin, ha detto di non essere ottimista per quanto riguarda l’offensiva russa nell’est dell’Ucraina, dove si sta preparando “un attacco brutale e massiccio”. Ha informato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen “dell’importanza di un confronto diretto” con il presidente russo. “Il processo di Istanbul – secondo Nehammer – è attualmente l’unico formato possibile per un confronto tra russi e ucraini”.  

I danni alle infrastrutture ucraine, legati alla guerra, hanno superato gli 80 miliardi di dollari. E' la stima del Kse Institute, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda sottolineando che solo nell'ultima settimana i danni alle infrastrutture sono aumentati di 12,2 miliardi di dollari. Le perdite totali dell'economia ucraina dovute alla guerra vanno da 564 miliardi a 600 miliardi di dollari. Una valutazione che include, oltre alle perdite infrastrutturali, anche le perdite indirette come, ad esempio, il calo del Pil, lo stop agli investimenti, la perdita di manodopera, la spesa aggiuntiva per la difesa e il sostegno sociale. Durante i 47 giorni di conflitto almeno 23.000 chilometri di strade e 37.000 metri quadrati di alloggi sono stati danneggiati, distrutti o sequestrati. Sono stati colpiti almeno 277 ponti e cavalcavia, 10 aeroporti militari, 8 aeroporti e 2 porti.

Sul piano dell’economia

Intanto l'Ucraina ha sospeso le relazioni commerciali con la Russia che perderà circa 6 miliardi di dollari all'anno, ha affermato la prima vice ministra ucraina Yulia Svyridenko, citata dalla stampa locale. Ciò significa - ha spiegato - che Mosca non potrà utilizzare queste risorse per finanziare la guerra. L'obiettivo del governo ucraino è di stimolare la produzione nazionale e dare opportunità alle grandi imprese di lavorare: 156 aziende si sono già trasferite nell'ovest del Paese, e di queste 100 sono già operative. "È stato imposto un embargo commerciale contro la Federazione Russa. L'importazione di merci dalla Federazione Russa nel territorio doganale dell'Ucraina è vietata", ha detto la rappresentante del Gabinetto dei ministri Taras Melnychuk.

 

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11 aprile 2022, 09:00