Cerca

Profughi ucraini in arrivo a Przemyśl, in Polonia Profughi ucraini in arrivo a Przemyśl, in Polonia 

Unhcr: superati i due milioni e mezzo di profughi ucraini

L'esodo dal Paese sotto assedio russo prosegue alla ricerca di vie di evacuazione sicure nel tentativo di raggiungere la Polonia, l'Ungheria o altri Paesi. La Romania e la Moldavia restano regioni per lo più di transito. A Roma, l'Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con Refugees Welcome Italia, ha ideato l'Albo delle famiglie accoglienti. Ad Asiago, in memoria della Grande Guerra, ex ospedali vengono adibiti ad alloggi temporanei

Antonella Palermo - Città del Vaticano

"Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. "L'impegno maggiore ora è Mariupol - ha aggiunto - Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città".

Unhcr: superati i due milioni e mezzo di profughi

Secondo l'ultimo conteggio delle Nazioni Unite pubblicato oggi dall'Alto Commissario per i Rifugiati, circa 100.000 persone in 24 ore hanno ingrossato le file degli sfollati in fuga dai combattimenti in Ucraina, a più di due settimane dall'invasione russa. La stima è al momento di 2.698.280. L'Europa non ha visto un flusso così rapido dalla seconda guerra mondiale, secondo Filippo Grandi. Si prevede che quattro milioni di persone potrebbero voler lasciare il Paese per sfuggire alla guerra, cifra probabilmente da rivedere al rialzo nei prossimi giorni. Prima del conflitto, l'Ucraina era popolata da più di 37 milioni di persone nei territori controllati da Kiev, che non includono la Crimea annessa alla Russia o le aree controllate dai separatisti filorussi.

I flussi nei Paesi di frontiera con l'Ucraina

La Polonia da sola ospita più della metà di tutti i rifugiati ucraini. Le guardie di frontiera polacche stimano che 1.675.000 persone siano entrate finora nel Paese di confine. da precisare che prima della crisi, la Polonia ospitava già circa 1,5 milioni di ucraini, la maggior parte dei quali si recavano a lavorare nello stato membro dell'Ue. L'Ungheria sta ospitando 246.206 persone, secondo i dati dell'UNHCR al 12 marzo, circa 10.000 in più rispetto al conteggio del giorno precedente, a dire della rapidità dei movimenti. Il Paese ha cinque valichi di frontiera e diverse città di confine, come Zahony, che hanno convertito edifici pubblici in centri di soccorso, dove i civili ungheresi offrono cibo o assistenza. La Slovacchia ha accolto 195.980 immigrati dall'Ucraina. E' sempre dell'UNHCR la nota che riguarda le 96.000 persone arrivate in Russia dai territori separatisti filorussi di Donetsk e Lugansk, tra il 18 e il 23 febbraio. Anche la piccola Moldavia, di 2,6 milioni di abitanti, tra i più poveri d'Europa, è interessata dall'esodo degli ucraini. Si tratta di un territorio per lo più di transito verso l'Ungheria o la Romania. Per quest'ultima, le Nazioni Unite non hanno ancora aggiornato i dati: secondo le autorità rumene, 365.000 persone sono entrate e poco più di 280.000 sono uscite. Anche in questo caso, infatti, molti rifugiati decidono di spostarsi ulteriormente, una volta al sicuro.

A Roma l'Albo delle famiglie accoglienti

Da ogni dove la macchina dell'accoglienza e della solidarietà si è attivata per venire incontro alle esigenze materiali e psicologiche di chi fugge dal conflitto. A Roma, l'assessorato alle Politiche sociali e alla salute ha istituito l'Albo delle Famiglie accoglienti grazie al quale, in collaborazione con Refugees Welcome Italia, i cittadini saranno messi in contatto con le persone che scappano dalla guerra e che hanno bisogno di ospitalità e di un sostegno per integrarsi in Italia. "Sono oltre 300 - spiega l'assessora Barbara Funari - le famiglie che hanno scritto alla nostra mail, dedicata all'emergenza Ucraina, rendendosi disponibili ad offrire alloggio nelle proprie case o nelle seconde abitazioni". Le richieste che arrivano al portale dell'organizzazione saranno vagliate con sopralluoghi. "Si tratta di uno strumento utile a superare la frammentazione delle diverse offerte per valorizzare al meglio il coinvolgimento della cittadinanza attiva", precisa. "Auspichiamo che in futuro - ha commentato la direttrice di Refugees Welcome Italia Fabiana Musicco - questa esperienza diventi uno strumento di governance a livello nazionale, per garantire una diffusione capillare dell'accoglienza in famiglia".

Asiago, alloggi temporanei in memoria della Grande Guerra

Anche l'ospedale di Asiago sta per diventare la 'casa' dei rifugiati dall'Ucraina. La Direzione dell'Ulss 7 Pedemontana ha effettuato questa mattina una ispezione nel vecchio ospedale della cittadina, identificato dalla Regione Veneto come una delle strutture idonee a essere convertite in hub per il loro alloggiamento temporaneo. Il piano di accoglienza predisposto dall'ente prevede l'utilizzo di alcuni ospedali dismessi per garantire una prima accoglienza, per un periodo limitato indicativamente a una settimana, in modo da completare i necessari screening medici e organizzare canali verso dimore di più lungo periodo. Da lunedì, partiranno lavori di risistemazione ultrarapidi per essere in grado di accogliere i primi rifugiati già a partire dal 17 marzo con un numero iniziale di posti letto garantiti, che si andranno via via ad ampliare. "In memoria del profugato vissuto dalla nostra gente oltre un secolo fa - dice il sindaco Rigoni Stern - non possiamo che vivere favorevolmente la scelta di fornire assistenza alle persone provenienti dall'Ucraina".

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

13 marzo 2022, 13:55