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Le immagini satellitari della potente esplosione vulcanica che il 15 gennaio scorso ha devastato l'arcipelago del Pacifico Le immagini satellitari della potente esplosione vulcanica che il 15 gennaio scorso ha devastato l'arcipelago del Pacifico  

Tonga, è disastro senza precedenti secondo le autorità

Le isole del Pacifico appaiono devastate, con ampie fasce di territorio coperte di cenere, a tre giorni dall'eruzione vulcanica e dallo tsunami che ne è derivato. Si preparano i primi interventi umanitari via mare mentre resta inagibile per la cenere la pista principale dell'aeroporto internazionale Fua'amotu

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

Sono almeno tre le vittime del devastante tsunami causato dall'eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga Hunga Ha'apai a Tonga, il 15 gennaio scorso. Si tratta di una donna britannica, una donna di 65 anni di Mango Island e un uomo di 49 anni di Nomuka Island che vanno a sommarsi ai due morti registrati in Perù in seguito alle onde anomale dello tsunami generato dal sisma. Il governo di Tonga ha ordinato il dispiegamento di due navi militari che dovrebbero per portare aiuti umanitari ad alcune delle zone più colpite e più difficili da raggiungere per la distruzione della costa e il denso strato di cenere che ha coperto il territorio - spiagge, foreste, vie di comunicazione  - composto da 169 isole e abitato da 105.000 persone. I danni sono ancora da definire 

Il soccorso delle navi per aiuti umanitari

Un C 130 e due navi sono state messe a disposizione anche dalla Marina neozelandese: salpate oggi e cariche di aiuti umanitari per Tonga, dove dovrebbero arrivare venerdì, mentre l'Australia ha un'altra nave pronta con aiuti di emergenza, compresi 250.000 litri di acqua potabile e un impianto di desalinizzazione. Infatti è stato soprattutto l'approvvigionamento idrico ad essere gravemente colpito dalla cenere vulcanica, secondo le dichiarazioni del governo, e lo dimostrano  le immagini aeree registrate dai voli di ricognizione dell'aeronautica neozelandese che mostrano un paesaggio simile a quello lunare. Tra i danni su cui si dovrà intervenire ci sono anche quelli a uno dei più importante cavi di comunicazione sottomarini che collega Tonga alle Fiji, su cui si basa la connettività digitale con il resto del mondo. Ma le riparazioni, secondo le autorità, non potranno iniziare prima di febbraio.

L'aiuto dell'Unicef e delle Nazioni Unite

In prima linea anche le Ong nternazionali. In un comunicato l'Unicef Pacifico ha fatto sapere che è pronto a lavorare insieme al governo di Tonga e ai suoi partner per garantire un supporto salvavita urgente. "Siamo pronti a fornire supporto umanitario", ha dichiarato il Rappresentante dell'UNICEF per il Pacifico, Jonathan Veitch. "L'Unicef lavorerà con il governo, le organizzazioni della società civile e altri partner per lo sviluppo per garantire una risposta immediata sul campo per i bambini e le famiglie colpite". Le richieste sono relative soprattutto a kit essenziali per l'acqua e i servizi igienico-sanitari, contenitori e secchi per l'acqua, kit per il controllo dell'acqua, teloni, kit ricreativi e tende, che possono essere immediatamente messi a disposizione per la distribuzione. La maggior parte del Paese - rimarca l'Unicef - è stata infatti colpita da uno strato di 1-2 cm di cenere vulcanica, che compromette i rifornimenti di acqua e cibo e ha un impatto negativo sulla qualità dell'aria. Nei prossimi giorni, l'accesso all'acqua potabile sarà una priorità immediata.

Aiuti umanitari con squadre di tecnici e forniture d'emergenza sono stati promessi anche dalle Nazioni Unite, che avvertono però del rischio di importare un'altra emergenza, quella sanitaria del Covid, da cui l'arcipelago per ora sembra estraneo. 

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18 gennaio 2022, 12:38