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Angola: tensioni durante una manifestazione Angola: tensioni durante una manifestazione 

Angola: in aumento le proteste per la crisi economica

Il Paese africano andrà alle urne il prossimo agosto in un clima di forte tensione che si sta sempre più aggravando. Diverse le manifestazioni contro il Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola, al potere dal 1975. All'origine delle dimostrazioni la crisi economica. Il professor Luca Bussotti: una situazione antecedente alla pandemia

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

Da 46 anni al potere in Angola, il Movimento Popolare di Liberazione (Mpla) deve fare i conti in questo periodo con la crescente protesta popolare. Al centro delle manifestazioni, diventate sempre più frequenti nella capitale Luanda e in altre città del Paese, il desiderio di rinnovamento politico, che la gente chiede di fronte alle difficoltà imposte dalla pandemia e dalla crisi economica, che sta causando un aumento dei prezzi incontrollato. Il tutto sta avvenendo, come sottolinea un articolo del mensile dei missionari comboniani, Nigrizia, a firma di Luca Bussotti, docente di Studi Africani all'Università federale di Pernambuco in Brasile, e José Katito, a pochi mesi dalle elezioni generali che si terranno ad agosto prossimo. Nell'intervista a Radio Vaticana-Vatican News, Bussotti mette in evidenza che le difficoltà economiche, sia pure aggravate dalla pandemia, hanno una causa ben più lontana nel tempo.

Ascolta l'intervista a Luca Bussotti

La storia recente dell'Angola è stata in parte molto travagliata, ricorda Bussotti. Dalla fine della colonizzazione, 46 anni fa, c'è stata la guerra civile e nel Paese africano non si è mai realizzata una vera democratizzazione. L'Mpla è stato al potere ininterrottamente e ha gestito politica ed economia. In linea teorica l'Angola è un Paese ricco, il terzo in Africa produttore di petrolio, ma non c'è stato un beneficio per la popolazione dei proventi del greggio e di altre materie prime di cui l'Angola è ricca.

Contro la pandemia e la crisi

Il malessere sociale cresce in Angola e si manifesta in vari settori della popolazione, riferisce Luca Bussotti, con risvolti spesso violenti e drammatici. Anche nei comparti vicini al governo, come i docenti universitari di istituzioni pubbliche, controllate direttamente dall’esecutivo, c’è un continuo stato d’agitazione, che ha dato vita a scioperi e altre iniziative. I professori chiedono il riconoscimento di importanti istanze economiche. Lo stesso dicasi per i taxisti che ultimamente sono scesi in piazza contro le restrizioni imposte dal governo in relazione alla situazione pandemica. Inoltre, questo settore, tra i più colpiti dalla crisi economica dovuta al Covid, denuncia la mancanza di ristori pubblici e la difficile situazione che ha ridotto sul lastrico parecchie famiglie.

Ad agosto elezioni decisive

Le dimostrazioni sono ultimamente sfociate in episodi di violenza. Numerosi gli arresti. I sindacati di categoria denunciano le violenze, ma continuano a sostenere le ragioni della protesta. La situazione rimane preoccupante soprattutto in vista delle elezioni generali di agosto, nelle quali, secondo gli osservatori, l’Mpla rischia di perdere la maggioranza dei consensi, ma questo - conclude Bussotti - è tutto da vedere.

Ultimo aggiornamento. 13 gennaio 2022, ore 14.40

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13 gennaio 2022, 09:05